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Critical beer al Buridda: 23 e 24 marzo

Genova – Un nuovo evento nel panorama genovese delle degustazioni. Dopo l'esperienza di Critical wine, al laboratorio sociale Buridda arriva la prikma edizione di Critical beer. 
Appuntamento da sabato 23 marzo alle 18 fino a domenica 25 marzo alle ore 4 del mattino circa. 

Il 23 e 24 marzo al Buridda i piccoli produttori di birra incontrano un pubblico appassionato ed assetato, che potrà assaggiare e acquistare i loro prodotti. E' un invito a diventare “critici” verso ciò che ci troviamo nel bicchiere: bevitori pensanti e consapevoli del legame con la terra. 

Birra, cibo, musica, approfondimenti e spettacoli organizzati dal Collettivo Terra e Libertà/Critical Wine Genova e LSOA Buridda. 

Ecco il programma
 

Venerdì 23 marzo
 

h 18: apertura stand gastronomici e postazioni spillatura birre artigianali

h20.30: cena Take Away a cura Chef Roberto & co.

h 23.00: concerto STILITI ska band

h.24.00: chiusura degustazioni birra e postazioni spillatura.
Si continua con musica e bar non-stop!
 

Sabato 24 marzo
 

h17.00: apertura stand gastronomici e postazioni spillatura birre artigianali

h 20.00: cena a cura Lsoa Buridda

h 22.00: Waves Of Anger Fest vol.4 con Stalker, Incoming Celebral Overdrive, Psychofagist, Majak; concerto a cura 2ndSkin Booking D.I.Y.

h 23.00: chiusura degustazioni birra e postazioni spillatura.
Si continua con musica e bar non-stop

Birra viva dagli artigiani italiani

Nel nostro paese, come in tutte le parti del mondo, il mercato è saldamente nelle mani di potenti aziende, per la maggior parte controllate dalle multinazionali che invadono gli scaffali dei supermercati con le loro birre “industriali” di norma filtrate e pastorizzate.
Il processo di pastorizzazione permette, tramite controlli, di raggiungere una precisa riconducibilità del prodotto ma, inevitabilmente, porta verso prodotti di scarso valore olfattivo e gustativo ed ad un appiattimento del gusto al quale molti nuovi consumatori, sostenuti fortemente dal MoBI, il movimento dei consumatori di birra artigianale, si stanno strenuamente ribellando. La stragrande maggioranza dei prodotti industriali è a bassa fermentazione, vicini alle lager tedesche con la differenza che da noi è possibile per legge utilizzare sino al 40% di succedanei dell’orzo (i più comuni sono il mais e il riso) mentre in Germania si ricorre largamente , seppur l’obbligo sia decaduto, ancora alla legge della purezza promulgata da Guglielmo IV di Baviera nel 1516. Non mancano, a livello industriale, prodotti di puro malto e tipologie diverse ma rappresentano una percentuale davvero minima e trascurabile.
Per birra artigianale si intende un prodotto di norma non filtrato ma assolutamente mai pastorizzato, concepito e realizzato da artigiani o piccoli produttori. Abbiamo due tipologie di produttori: la microbirreria e il brewpub. La prima produce birra e la vende a pubs, ristoranti, beershops o altri punti vendita mentre il secondo produce e serve la propria birra ai clienti direttamente nel locale degustazione che a volte può essere separato, seppur adiacente al locale di produzione e a volte può formare un tutt’uno con la suggestiva presenza degli impianti ben in vista. Da noi il movimento della birra artigianale prese corpo intorno alla metà degli anni ’90 grazie a una decina di coraggiosi ed appassionati pionieri, locati principalmente nel settentione, rapidamente seguiti da un numero sempre crescente di birrai.
Nel nostro paese attualmente operano circa 430 produttori di birra artigianale disseminati in tutto il territorio della penisola, dotati di creatività e fantasia tipicamente italiane con birre originalissime, slegate da stili consolidati e codificati, spesso legate al territorio, ricche di aromi e sapori. Proprio l’esatto contrario di quelle industriali, anonime e senza carattere.
Per avere un quadro esaustivo, completo ed aggiornato dell’esaltante attuale scena birraria viaggiate costantemente sul sito www.microbirrifici.org e per sapere cosa succede in questo straordinario e vivacissimo mondo, si consiglia di visitare frequentemente il sito di MoBI www.movimentobirra.it

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