Roma – L´ippodromo delle Capanelle è una storica istituzione della capitale, che oggi rischia la chiusura per i bilanci nettamente in rosso. Il deficit è a quota otto milioni di euro, e il posto di lavoro di 70 dipendenti pericolosamente a rischio. Per altro tutti gli operatori dell´impianto ippico sono già in cassa integrazione fino a dicembre. Il futuro è incerto.

Il Comune di Roma ha già fatto richiesta per l´ingiunzione di pagamento del passivo.

Il consigliere comunale Athos De Luca, esponente del PD, racconta le difficoltà dell´Hippogroup Roma Capannelle, azienda che dal 2004 ha in concessione l´ippodromo, per un periodo di 12 anni: “Il settore è in crisi, le scommesse sono drammaticamente calate e l´Unione Razze Equine non sa da che parte girarsi ed è paralizzata ormai da molti mesi“.

A peggiorare la situazione, la Commissione Giustizia Amministrativa ha bocciato la nomina di Claudio Zucchelli a Commissario Straordinario dell´Unire, dopo la designazione avvenuta a giugno da parte del ministro Galan.

Non pochi gridano a gran voce che il problema è proprio il Comune di Roma. Lo stesso De Luca spiega che “Dal 2004 il canone annuale per la concessionaria è di oltre 2 milioni di euro. Quando era sindaco Veltroni, il Comune ne incassava il 50%, in attesa di un momento più favorevole, ma adesso li vuole tutti. La società Hippogroup ha inoltrato richiesta di riduzione, che è stata sistematicamente rifiutata, e da febbraio l´ippodromo è sotto ingiunzione. Mancano 5 milioni per rientrare nelle spese, che si sommano ai 3 milioni già schedati come debito verso il Comune per un vecchio arbitrato. Il fatto è che il Comune potrebbe benissimo ottenere la revoca della concessione, mandando in rovina oltre 70 famiglie…non è chiara la situazione: cosa accadrà dopo? Cosa c´è veramente dietro tutto questo?”