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Tre casi di Chikungunya ad Anzio, il vettore è una zanzara tigre

La malattia di origine virale è trasmessa da una zanzara.

Sono tre i casi di Chikungunya, tutti riscontrati ad Anzio, cittadina in provincia di Roma. Il virus della malattia è trasmesso da una zanzara e causa febbre e reumatismi. Le tre persone hanno cominciato a star male nel mese di agosto ed hanno dichiarato di non aver viaggiato nelle due settimane precedenti l’insorgere dei sintomi. Risulta quindi probabile che siano state punte da zanzare infette presenti nella zona.

Il comunicato

L’Istituto Superiore di Sanità e l’Istituto per le malattie infettive dello Spallanzani hanno dato conferma dei tre casi di Anzio. Intanto procedono ad effettuare test su altre persone che hanno manifestato gli stessi sintomi. Gianni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, ha spiegato che probabilmente i contagiati sono stati molto di più, però le disinfestazioni e l’arrivo dell’autunno impediranno la diffusione del virus. Le tre persone contagiate sarebbero ora in via di guarigione, anche se per precauzione sono state bloccate le donazioni di sangue per ventotto giorni per tutti coloro che hanno soggiornato nel comune.

La malattia

La Chikungunya provoca febbre, dolori articolari molto forti ed eruzioni cutanee, raramente conduce alla morte chi ne è colpito. Si tratta di un’infezione che colpisce soprattutto in Africa e in Asia, ma dal 2007 sono stati registrati anche casi in Emilia Romagna causati da zanzare locali. Il nome deriva proprio dai dolori articolari che provoca: “chikungunya” in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”. Il virus è trasmesso dalle zanzare tigre, Aedes albopictus, una specie originaria dell’Asia sud-orientale, giunta da noi probabilmente tramite il commercio di copertoni usati. Infatti nell’acqua che vi si deposita le femmine depongono le uova. La zanzara tigre è stata avvistata in Italia per la prima volta nel 1990.

L’epidemia in Emilia Romagna nel 2007

Nel 2007 le autorità locali della provincia di Ravenna rilevarono numerosi casi di malattia febbrile a Castiglione di Cervia e Castiglione di Ravenna, due piccole cittadine separate da un fiume. L’epidemia in Emilia Romagna arrivò a colpire quasi 250 persone. Allora morì un anziano che aveva però altre malattie serie.

Il punto dell’infettivologo

“Dal 2007 a oggi non abbiamo registrato nuovi casi, ma in Francia, dove la sorveglianza è molto attiva, ogni anno vengono individuati fra 10 e 13 pazienti con Chukungunya autoctona, oltre a diversi casi di febbre dengue. I contagi sono concentrati sulle coste meridionali del paese. Per entrambe le malattie le responsabili sono le zanzare tigre, che pungono persone infette e diffondono la patologia fra gli individui vicini. Per fortuna si tratta di insetti molto pigri, che raramente si spostano per più di un centinaio di metri. Se non entrano in macchina o in altri mezzi di trasporto, raramente le epidemie raggiungono dimensioni importanti.” Così ha spiegato il dottor Rezza.

 

 

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