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Stupri di Rimini, convalidato l’arresto dei quattro fermati

Dagli interrogatori “dettagli raccapriccianti”.

È stato convalidato dal Gip, Vinicio Cantarini, l’arresto di Guerlin Butungu, il ventenne congolese, unico maggiorenne dei quattro fermati per il doppio stupro avvenuto fra il 25 e il 26 agosto a Miramare. L’accusa della Procura di Rimini per i quattro è di violenza sessuale di gruppo, rapina e lesioni aggravate. I tre minorenni hanno dato conferma della loro versione al tribunale dei Minori stamane a Bologna. Anche per loro è stata confermata la custodia cautelare in carcere. I tre sono stati isolati per evitare che possano comunicare, come deciso da Anna Filocamo, Gip del tribunale per i minorenni di Bologna.

La versione di Butungu

Il legale del ventenne congolese, Ilaria Perluzza, ha fatto sapere che la versione del suo assistito non è uguale a quella data dai tre minorenni e dalle persone aggredite. Inoltre ha aggiunto che sta procedendo a una serie di accertamenti e approfondimenti, incrociando le dichiarazioni, in attesa dell’esito delle verifiche.

La dichiarazione iniziale di estraneità ai fatti

Appena arrestato Butungu ha negato di aver partecipato ai fatti, dicendo di essere stato ad alcune feste in spiaggia, di aver bevuto e di essersi addormentato. Solo dopo, a suo dire, sarebbe stato raggiunto dai tre minorenni con i quali avrebbe fatto ritorno a casa, a Pesaro.

La versione dei minorenni

I tre minorenni negano la versione del congolese maggiorenne. Nettamente discorde è anche la versione degli aggrediti: l’uomo polacco e le vittime degli stupri, la donna polacca e la donna peruviana.

La convalida del fermo dei tre minorenni

L’udienza di convalida del fermo si è conclusa dopo circa due ore per i due fratelli marocchini, di 15 e 17 anni, accusati, davanti al tribunale per i minorenni di Bologna, del duplice stupro di Miramare di Rimini.

Le dichiarazioni del loro legale

Il legale dei due fratelli, Paolo Ghiselli, ha dichiarato che i suoi assistiti hanno confermato le dichiarazioni precedentemente rese e risposto a tutte le domande dei magistrati. All’inizio i due avevano negato la partecipazione materiale allo stupro, dicendo di aver solo immobilizzato le vittime, accusando Butungu come unico esecutore materiale degli stupri. Il loro legale ha anche dichiarato che i due non hanno negato gli addebiti e che hanno avuto un atteggiamento di collaborazione.

Il minorenne nigeriano

Il ragazzo nigeriano, accusato di concorso con altre tre persone nella doppia violenza di Rimini, a quanto trapela dalle parole del suo legale, Giovanna Santoro,  sarebbe molto pentito e avrebbe compreso la gravità dei fatti accaduti.

Le fonti giudiziarie

Da fonti giudiziarie emerge invece tutta un’altra storia. Durante gli interrogatori dei tre minorenni sarebbero emersi “dettagli raccapriccianti” delle aggressioni. Inoltre nessuna forma di pentimento sarebbe emersa. La dinamica reale degli stupri coinciderebbe, in sostanza, con la versione fornita dalle vittime.

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