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Sgarbi: “Esame di stato inutile” e sulla Raggi “ora invece di dire capre dirò Raggini”

Roma -“E’ la seconda volta che una traccia di tema riguarda me. L’anno scorso hanno citato delle tracce di un mio testo, quest’anno mi hanno fatto commentare con la parola caprone la scelta di Caproni come se fossero stati caproni a scegliere questo poeta molto importante, conosciuto dalla critica ma poco popolare”, Vittorio Sgarbi è intervenuto nel corso di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Degli Studi Niccolò Cusano. Secondo Sgarbi “Il Miur non ha sbagliato a mettere Caproni nelle tracce. Il problema è che la poesia del dopoguerra è una poesia rarefatta, ermetica, per pochi. E siccome il popolo non può vivere senza poesia si è sostituita la poesia con la canzone, con Mogol, Battisti, la Vanoni, Celentano. Noi abbiamo un patrimonio di poesia formidabile, ma i poeti sono rimasti in penombra perché hanno scelto un percorso troppo ermetico, troppo elitario. Così oggi si pensa che i poeti siano i cantanti”.

Sgarbi sulla Maturità: “Non mi ricordo nulla del mio esame di maturità, mi ricordo a malapena il primo esame all’università. Credo che gli esami di maturità siano totalmente inutili, i ragazzi quello che sanno sanno, quello che non sanno non è che possono fingere di saperlo. Forse è un esame che esiste per dare il senso di un passaggio all’età adulta, ma tanto un ragazzo a 18 anni o ha già capito o non capisce un cazzo definitivamente”.

Nell’intervento non sono mancate le critiche alla sindaca di Roma Virginia Raggi “Sì è data sette e mezzo per il suo primo anno da sindaco di Roma. E’ colpevole di essere incapace. I reati per cui è indagata sono reati minori, ma la colpa di essere inetti è gravissima. Lei non vale un cazzo, quando uno non vale un cazzo ne deve prendere atto e togliere il disturbo, non stare lì a disturbare. A lei darei 1 come voto, era meglio Marino. Anzi, ora invece di capre potrei dire Raggini, raggini, raggini!”.

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