ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

PROCESSO A DON GIANNI BEKIARIS

Interrogato lo psicoterapeuta che aiutò la vittima

CEPRANO – Nuova udienza nel processo al prete pedofilo di Ceprano. Ieri, nell’aula del tribunale collegiale di Frosinone, è stato ascoltato come testimone don Ermanno D’Onofrio in qualità di psicologo. E’ lui che seguì il ragazzo che ha denunciato di essere stato vittima di violenze sessuali da parte di don Gianni Bekiaris. Don Ermanno ha confermato le accuse così come gli sono state rappresentate dal ragazzo che seguiva. Nello specifico il prete avrebbe consumato le violenze sul ragazzino fino al 2009, quindi gli abusi sessuali sarebbero andati avanti non per 16 anni ma bensì per 20 anni.
Secondo  quanto dichiarato dalla  vittima, il primo stupro era avvenuto subito dopo la sua comunione. Con la scusa di una gita organizzata con tutti i ragazzini, il prete lo aveva portato in un albergo in Abruzzo. E’ qui che l’avrebbe violentato per la prima volta. Il ragazzo che viveva uno stato di sudditanza nei confronti del presule, aveva sopportato per anni quegli abusi.

La deposizione

Una deposizione fiume durata due ore e mezza, quella da parte del ragazzo che accusa il sacerdote di avere abusato di lui fin dalla tenera età. Il ragazzo, che oggi ha 32 anni, è rappresentata dall’avvocato Carla Corsetti. Davanti al tribunale di Frosinone ha raccontato di aver subito le attenzioni sessuali del sacerdote, sin da quando aveva otto anni e fino a 23. Teatro dei fatti la chiesa di Ceprano, in particolare la sagrestia.

Una situazione di soggezione psicologica che gli ha inibito qualsiasi reazione anche perché minacciato dal prete di rendere pubblica la cosa. Mi diceva, “ci ha unito Dio”, afferma il giovane. “Ero quasi un automa, impossibilitato a qualsiasi reazione” aggiunge.
La difesa di don Gianni, rappresentato dall’avvocato Giuseppe Pizzutelli, continua a respingere le accuse. Il racconto, a parere della difesa, è ritenuto poco verosimile

Il processo proseguirà ora il 24 aprile quando saranno sentiti gli ultimi testi indicati dal pubblico ministero e dalla parte civile, rappresentata dall’avvocato Carla Corsetti.

Facebook