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Politica e Affari – Gli strani casi di Lusi (Pd), Belsito (Lega) e Contini (Pdl)

Roma – Un palazzo di via della Stamperia, a due passi da Fontana di Trevi comprato e rivenduto in poche ore con un guadagno del 70 per cento. E' un'inchiesta de La7 a sollevare un nuovo polverone su attività particolari di esponenti politici italiani.
Dopo il caso dell'onorevole Lusi, in forza al Pd che, investe 13 milioni di euro in case e fondi all'estero dopo averli sottratti alle casse dell'ex partito della Margherita e  di Francesco Belsito, rappresentante della Lega Nord che investiva i rimborsi elettorali in Tanzania, ecco emergere la storia di Riccardo Contini, eletto nelle liste del pdl a Brescia.
Attraverso una azienda riconducibile alla sua gestione, la Estate 2, l'onorevole avrebbe agito come mediatore comprando e rivendendo il palazzo con un ricavo molto forte.
Nulla di illegale e non ci sono inchieste in corso ma cresce la perplessità su attività economiche gestite direttamemte da esponenti politici con denaro proveniente dai rimborsi elettorali aboliti da un referendum popolare e poi riproposti, con una legge “di riforma” dal Parlamento italiano.

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