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IL PAPA AI MICROFONI DI TV2000

“L’eucarestia non è un premio per i buoni ma medicina per i deboli”

ROMA – Papa Francesco ha partecipato alla quinta puntata del programma “Padre Nostro” condotto da don Marco Pozza, il cappellano del carcere di Padova. La puntata andrà in onda su Tv2000 stasera 22 Novembre alle ore 21. Nel corso del dialogo il Pontefice ha sottolineato:

“Il regno di Dio è una festa, siamo a tavola. La forza della presenza di Dio oggi nel mondo è proprio a tavola, nell’eucarestia con Gesù. Per questo chiediamo di dare da mangiare a tutti noi. Dare da mangiare quel pasto spirituale che ci fortifica, a tavola nell’eucarestia, ma anche dare da mangiare a tutti, in questo mondo dove il regno della fame è così crudele. Da bambini a casa ci insegnavano che quando il pane cadeva, si doveva subito raccoglierlo e baciarlo. Il pane non si buttava mai. Il pane è simbolo dell’unità dell’umanità”. Queste alcune frasi dell’intervista che sono state introdotte in un libro, “Padre Nostro” di Papa Francesco, della casa editrice Rizzoli e Libreria Editrice Vaticana, che uscirà in Italia il 23 novembre.

Tra gli ospiti Carlo Petrini fondatore di Slow Food che ricorda: “Quasi un miliardo di persone soffre di malnutrizione e fame e questo è veramente una vergogna. Se si pensa a quanto la Comunità internazionale investe per superare questa vergogna e la si paragona a quanto la stessa Comunità spende annualmente per comperare e fabbricare armi la proporzione è che non ci sono 37 miliardi di dollari per risolvere il problema della fame all’anno e se ne spendono 740 miliardi di dollari per le armi. In queste due cifre c’è il baratro di un’umanità che non è da Homo Sapiens. Oggi viviamo una situazione schizofrenica non si è mai parlato così tanto di cibo anche in televisione e la situazione nelle nostre campagne è drammatiche. Penso sia giunto il momento di coltivare la cultura del cibo a 360 gradi, non solo attraverso gli spadellamenti, dico di più, se noi ci concentriamo solo sugli spadellamenti rischia di diventare pornografia alimentare. Dobbiamo avere a cuore il benessere della terra il benessere dei contadini, la socialità delle persone, il fatto che il diritto al cibo è un diritto di tutti, non solo di chi ha i soldi, il diritto al buon cibo non può essere un diritto che è riservato a chi ha i soldi e gli altri devono mangiare prodotti scadenti. Questo non è logico e non è giusto”.

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