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Ottenevano finanziamenti pubblici presentando progetti ad hoc

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Roma e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato hanno eseguito un’Ordinanza della Procura della Repubblica. La Procura della Repubblica ha emesso un’ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari a carico di otto persone, prevalentemente romani.

Gli indagati sono accusati del reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una molteplicità di truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Non solo. Sono loro imputate anche corruzioni per atti contrari ai doveri d’ufficio e rivelazioni ed utilizzazioni di segreti d’ufficio.

Indagato anche un dipendente INVITALIA

Uno degli otto indagati è accusato anche di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, con l’aggravante di rivestire la qualifica di pubblico ufficiale.

L’articolata attività investigativa condotta dalla Procura ha permesso di provare l’esistenza di un gruppo criminale, costituitosi al fine di ottenere illecitamente finanziamenti pubblici. Il sistema era semplice: presentavano richieste di finanziamento create redatta sulla base di indicazioni ricevute grazie alla corruzione di un pubblico ufficiale. Uno degli indagati, infatti è proprio un dipendente dell’ente erogatore delle agevolazioni, INVITALIA. INVITALIA è l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia.

Sono state eseguite, inoltre, perquisizioni delegate presso le abitazioni di residenza e gli uffici degli indagati. Perquisita anche la sede dell’Ente INVITALIA.

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