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M5s incalzano gli avvisi di garanzia: codici etici che traballano, dimissioni sono per i collaboratori, il centro del potere sorvola


Torino –  Chiara Appendino indagata per i fatti di Piazza San Carlo

Scatta l’avviso di garanzia notificato anche al questore Angelo Sanna, l’ex capo di gabinetto del Comune Paolo Giordana, e il capo di Gabinetto della questura Michelle Mollo, nell’ambito delle indagini sui tragici accadimenti della sera del 3 giugno 2017 in piazza San Carlo a Torino, costata il ferimento di oltre 1500 persone e la morte della 38enne Erika Pioletti. Deceduta a seguito delle ferite da schiacciamento provocate dalla folla messa in fuga da un falso allarme bomba.

Avviso di garanzia notificato anche a uno dei responsabili di Turismo Torino, l’ente comunale cui venne affidata l’organizzazione della serata in occasione della finale di Champion League e della proiezione in piazza della partita di calcio, appunto. L’inchiesta è coordinata dai pubblici ministeri Antonio Rinaudo e Vincenzo Pacileo, ed ha stilato il lungo elenco di errori nell’organizzazione dell’evento e nella gestione dell’emergenza verificatasi.

Indagato anche l’ex capo do Gabinetto della sindaca, Paolo Giordana

Si è dimesso lo scorso 28 ottobre a seguito di una intercettazione in cui chiedeva di cancellare una multa da 90 euro a un amico, e altri dirigenti e funzionari del Comune, Paolo Lubbia e Chiara Bobbio.

L’inchiesta ha messo sotto la lente di ingrandimento tutte le fasi della preparazione e dell’allestimento del maxi-schermo nella piazza San Carlo, e la gestione della sicurezza nelle ore precedenti la messa in onda dell’incontro di calcio e durante la partita stessa, quando il panico scoppiato improvvisamente ha messo in fuga i presenti e creato la calca, causa anche di un decesso.

Chiara Appendino indagata per falso in atto pubblico, le indagini proseguono caso Ream

L’inchiesta su Westinghouse prosegue con l’avviso di garanzia notificato anche a Paolo Giordana, il Capo di Gabinetto.
Questo debito da 5 milioni verso Ream doveva essere restituito in quanto il Comune  aggiudicò ad Amteco-Maiora il progetto, incassando parte dei quasi 20 milioni offerti dai privati e, pertanto,  avrebbe dovuto onorare la restituzione di quanto non legittimo trattenere.
La somma non è stata né versata né iscritta a bilancio, un buco che la sindaca non è in grado di giustificare.
Nei mesi scorsi gli uomini della Guardia di finanza hanno acquisito  diversi documenti compromettenti  i rapporti con la società immobiliare partecipata dalla Fondazione Crt e mail tra sindaca, assessori e funzionari.

L’impianto accusatorio, trova conferma schiacciante nella corrispondenza mail

“Ti pregherei di rifare la nota evidenziando solo le poste per le quali possono essere usati i 19,6 milioni di Westinghouse – si legge in un messaggio di posta elettronica inviato da Giordana a Tornoni, il 22 novembre 2016 – Per quanto riguarda il debito con Ream lo escluderei al momento dal ragionamento, in quanto con quel soggetto sono aperti altri tavoli di confronto”. 
 
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