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Incidenti con animali selvatici: la Regione paga i danni

Quella dei cinghiali sta diventando una piaga: branchi sempre più numerosi stanno invadendo le campagne periferiche e si spingono sempre più all’interno delle città in cerca di cibo. Gli avvistamenti aumentano quotidianamente, ma aumentano anche gli incidenti stradali, come quelli mortali che hanno coinvolto un uomo a Roma e uno in provincia di Foggia, nelle notti comprese fra il 9 e 10 maggio scorso.

In attesa dell’adozione di strategie efficaci, nel caso di sinistro stradale, a risarcire i danni economici derivanti dagli animali selvatici ed in particolare da cinghiali è la Regione, alla quale spetta il compito istituzionale di vigilare sulla fauna selvatica. A stabilirlo è la sentenza 232/16 emessa dal giudice di pace di Lanciano. Nella fattispecie, il sinistro era avvenuto su una strada statale in un tratto in cui risultava mancante la segnaletica di pericolo di attraversamento di animali selvatici e il giudice ha riconosciuto all’automobilista circa 3.500 euro a titolo di risarcimento del danno.

Inoltre i bordi della statale risultano assenti anche i catarifrangenti a riflesso direzionale, che possono impedire l’attraversamento dell’animale selvatico. L’automobilista è riuscito a provare il nesso causale fra l’improvviso attraversamento del cinghiale e il danno.

L’amministrazione, quindi, ha omesso di adottare tutte le misure idonee a evitare il fatto dannoso e deve rispondere della condotta colposa. Si tratta di una decisione che precisa i criteri della risarcibilità dei danni in questi casi sempre più frequenti.

 

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