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Guasti alla linea Telecom: Finte riparazioni per non rimborsare il consumatore

Le condizioni del contratto della Telecom sono apparentemente chiare, come i servizi e di tempi che necessitano per la riparazione dei guasti.

Ma quando il guasto viene  segnalato al numero telefonico gratuito 187, il gestore Telecom ha due giorni di tempo per eseguire  l’intervento tecnico.

Tuttavia, la truffa Telecom si nasconde proprio lì, in quel  70 per cento di casi, dove,  dall’avvenuta segnalazione arriva entro due giorni il messaggino telefonico che la riparazione è avvenuta con successo.

Questo per interrompere i termini previsti, evitando contestazioni e richieste di rimborso da parte del gestore telecom.

La frase è sempre la stessa: Gentile cliente, ti informiamo che stiamo chiudendo la segnalazione 0028070529 relativa al numero xxxxxxxxxx . verifica il funzionamento dei tuoi apparati, o contatta il servizio 800767767 con assistenza a pagamento… .

Altro che chiusura della segnalazione guasto, dalla totale assenza di connessione si arriva a 1.72Mbps in download e a 0.76Mbps in upload  con Latenza: 101 ms. Un vero successo per il gestore telecom che dall’altra parte della cornetta scocciato risponde : cosa vuole di più , riagganciando la cornetta.

Altro che mancato rispetto degli  obblighi contrattuali  che darebbero un indennizzo pari al 50% del canone mensile, per ogni giorno lavorativo di ritardo o di inadempimento.

Un risarcimento da euro 3.300 per disservizio internet, matura in 9 mesi, la Telecom si difende dietro le finte riparazioni.

L’importo da risarcire, per il caso emblematico dell’utente che ci ha scritto, è che questa sinfonia dall’aria truffaldina, è iniziata 9 mesi fa e continua a perpetrare, a seguito delle nuove segnalazioni di guasto e pressoché immediate  chiusure dell’intervento, con finte riparazioni eseguite nell’arco delle  24 ore.

La Telecom, attraverso la CORECOM di Torino, conferma un risarcimento di euro mille, che a distanza di otto anni non è mai stato rimborsato.

Il danno realmente subito, sopratutto da chi utilizza la connessione per lavoro, non è solo il disservizio che generalmente segue una detrazione e compensazione sulla successiva bolletta, ma l’impossibilità di poter lavorare, arrecando dei danni economici maggiori rispetto ai 12 euro d’indennizzo giornaliero per il mancato funzionamento delle linea.

Non basta la sola raccomandata da inviare a Telecom, e per conoscenza anche ad Acu, ma è necessario ), mediante lettera raccomandata a/r, un reclamo in cui si richiede l’indennizzo, facendo riferimento alle clausole contrattuali.

L’indennizzo previsto dalle condizioni generali Telecom non è comunque esaustivo, e per i danni ulteriori vale il principio generale posto dall’art. 1218 del codice civile che recita:

Responsabilita’ del debitore. Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta e’ tenuto al risarcimento del danno, se non prova che l’inadempimento o il ritardo e’ stato determinato da impossibilita’ della prestazione derivante da causa a lui non imputabile.

Il consiglio è quindi di monitorare la velocità dell’internet, sopratutto durante la fase di riparazione e post riparazione, verificando costantemente l’Mbps in download e l’Mbps in upload , salvando le informazioni al fine di provare l’inefficacia dell’intervento, agendo nei confronti della Telecom attraverso un risarcimento concreto.

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