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Giovane pugnalato al cuore, arrestata la compagna

Frosinone -Il Nucleo Investigativo, con il supporto del personale dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Pontecorvo e della Stazione di Ceprano, ha dato esecuzione a un “fermo di indiziato di delitto” emesso dal Sostituto Procuratore della locale Procura, Dott.ssa Rita Caracuzzo, nei confronti di Celani Pamela ritenuta responsabile di omicidio volontario perpetrato il 31 maggio 2017, in Ceprano (FR) nei confronti del convivente Lisi Felice.

Il provvedimento trae origine da una incessante e articolata attività d’indagine avviata a seguito del rinvenimento, all’interno della propria abitazione, del corpo esanime di Lisi Felice colpito mortalmente al cuore con un pugnale. Sin da subito le indagini si sono concentrate sulla compagna, presente durante l’omicidio e che ha sempre sostenuto che fosse stato lo stesso Lisi ad infliggersi il colpo mortale durante un’animata discussione con la donna, avvenuta per futili motivi. Tesi che la donna aveva continuato a confermare anche nei due precedenti interrogatori a cui era stata sottoposta dal magistrato. La sua versione non è stata convincente e gli approfondimenti sia di natura tecnico- scientifici sia attraverso le tradizionali attività di indagini hanno portato ad altro. I rilievi scientifici sono stati effettuati dal personale della rilievi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Frosinone, congiuntamente ai consulente del P.M., personale del RIS di Roma nominato per l’esigenza e alla Dott.ssa Bruzzone, incaricata dalla controparte. Accedendo alla scena del crimine si è riusciti a ricostruire una verosimile dinamica di quanto fosse avvenuto attraverso l’analisi e lo studio del posizionamento delle tracce di natura ematica rinvenute sul pavimento, le impronte da calpestio e altri segni riconducibili all’omicidio. Per quanto riguarda le ulteriori attività investigative, sono state acquisite dichiarazioni testimoniali idonee sia a ricostruire gli accadimenti immediatamente successivi all’evento sia la personalità della Celani che è risultata essere incline ad atteggiamenti violenti anche con l’utilizzo di armi da punta e taglio.

Una volta acquisiti tutti questi elementi, il P.M. ha sottoposto la donna ad un nuovo interrogatorio; di fronte ad una precisa ricostruzione di quanto accaduto e in considerazione delle specifiche contestazioni mosse dall’A.G., la Celani ha ammesso la sua piena responsabilità: Il gesto violento e improvviso è sfociato in seguito a un litigio per futili motivi, il compagno è stato colto di sorpresa e non ha avuto il tempo di difendersi. La donna è stata trasferita presso la Casa Circondariale di Roma Rebibbia – Sezione Femminile.

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