Una decisione maturata, attesa da Pisapia, e annunciata con un post sulla rivista Nigrizia
Da sempre sostenitore del PD, getta la spugna, i valori umanitari non possono essere calpestati
Ma io che avevo visto male la scissione, né ho considerato motivi sufficienti per un divorzio le riforme istituzionale e il jobs act, ora, per rispetto alla mia gerarchia di valori, mi vedo costretto a malincuore a separarmi dal partito in cui ho militato dalla sua nascita. L’involuzione della politica del Pd sui diritti umani e di cittadinanza costituisce per me un ostacolo non più sormontabile”.
Denigrazione contro le Organizzazioni non Governative, un atto oltraggioso, che ha toccato il fondo di un partito disgregato
“Per me – sostiene Gad Lerner – la goccia che ha fatto traboccare il vaso è la campagna di denigrazione mossa contro le ong impegnate nei salvataggi in mare. Culminata in accuse di complicità con gli scafisti e tradotta nella pretesa governativa di sottometterle a vincoli non contemplati dal diritto internazionale né dai codici di navigazione”.
Il giornalista mette “in fila l’operato degli ultimi tre anni che lo spingono a lasciare il Pd: “la revoca dell’operazione Mare Nostrum con la motivazione che costava troppo e con limitazione del raggio d’azione della nostra Marina Militare.
La mancata abrogazione del reato di immigrazione clandestina, per ragioni di opportunità.
La soppressione, solo per i richiedenti asilo, del diritto a ricorrere in appello contro un giudizio sfavorevole. La promessa non mantenuta sullo ius soli temperato.
E, infine, la promulgazione di questa inedita oscena fattispecie che è il ‘reato umanitario’ mirato contro le organizzazioni non governative”.