Genova – Con la fine dell’estate iniziano le allerte meteo. I forti temporali si abbattono sul territorio provocando danni, in alcuni casi anche devastanti come la tragedia di Livorno.

La Liguria è pronta a fronteggiare un’eventuale allerta rossa?

Sono stati effettuati degli interventi di pulizia degli alvei dei maggiori torrenti, ma nulla si è fatto sui rivi che alimentano le aste torrentizie principali dove arrivano i materiali che creano difficoltà al deflusso delle acque, spesso occludendo gli alvei.

Occorrono dei precisi interventi di manutenzione sul territorio per prevenire situazioni a rischio, ormai sempre più frequenti. Le azioni messe in atto fino adesso sono del tutto inadeguate.

Alcuni casi emblematici

Nel Comune di Albenga si trovano gli affluenti Rio Carenda, Rio Carendetta e Rio Fasceo. Nonostante siano avvenute ben 3 alluvioni, mancano le coperture finanziarie per mettere in atto i dovuti interventi, che restano nella fase di progettazione.

Un’altra situazione critica è nel territorio genovese, il Leira a Voltri. Le condizioni della foce sono particolarmente pericolose.

Situazioni simili si trovano anche in altri torrenti e rivi della Regione Liguria. Serve una programmazione di bacino, un piano che intervenga sull’intero sistema di regimentazione delle acque. E’ prioritario attuare degli investimenti pubblici su interventi di questo genere, che avrebbero delle conseguenze positive sia sulla messa in sicurezza del territorio sia sul possibile impulso al’economia e alla domanda di lavoro.

La prevenzione resta la miglior soluzione per evitare qualsiasi tragedia futura, ma occorre mettere in atto azioni mirate e non limitarsi a gettare parole al vento.