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Firenze, cultura: l’arte e la letteratura di Chiara Novelli

FOCUS AUTORI – Chiara Novelli, una protagonista del panorama culturale fiorentino contemporaneo.

Firenze: una città altamente evocativa per l’arte e la letteratura; la città di Dante e di Giotto, di Lorenzo e di Giuliano e, prima ancora, di Cosimo “Il Vecchio”, il “Pater Patriae” della Signoria fiorentina. Una città che rappresenta una delle maggiori tessere del mosaico che compone il patrimonio artistico e culturale della storia italiana. Cosa possiamo dire invece del panorama culturale fiorentino contemporaneo? Quali sono le tendenze, le suggestioni e le correnti attuali? E soprattutto, chi sono i protagonisti? Certamente Chiara Novelli è uno di questi. Esperta d’arte, è nel direttivo del “Centro d’Arte Modigliani”, per cui gestisce la sezione dedicata al Cineclub: “Modigliani Cinema”; è poetessa, scrittrice e pittrice, un’artista a tutto tondo che vive e lavora nella città medicea.

La scrittura di Chiara Novelli, l’esordio: “Paradisi fragili”

La Novelli nasce come poetessa, lo ha dichiarato lei stessa. “Paradisi fragili” (Pagnini Ed.) è la sua prima silloge, pubblicata nel 2012. In essa si fa spazio una poetica esistenziale in cui la riflessione filosofica diventa cardine per la ricerca di un’essenza avvalorante la vita stessa. Alla luce di questo, fondamentale diventa la riflessione che scaturisce dall’osservazione e dall’esplorazione del mondo circostante in cui tutto è vivo, alberi, acqua, le stagioni, l’amore e la solitudine stessa che vibra nei versi delle liriche.

L’ossimoro del titolo

L’ossimoro del titolo rimanda già a questo percorso, fatto di voli pindarici dalla certezza della terra alla leggerezza del cielo, in cui tutto può prendere forma e tradursi in immagini. C’è in esso un’evocazione del dualismo tra l’essere e il divenire, tra la certezza e il desiderio, tra sensazioni vissute e ricerca della contemplazione.

I tratti distintivi della prima silloge

Una poetica intrisa di respiro spirituale in cui emerge la necessità di un dialogo interiore, cesellato dalla limpidezza e dalla musicalità del verso. Il dinamismo è dato dall’uso sapiente della figura retorica che compone immagini chiare ed espressive. In questo esordio è presente anche una sfumatura poetica tesa al misticismo, in cui i concetti spirituali sfociano in certezze di fede e desiderio di cambiamento. Allora la parola diventa canto in questa contemplazione che è estasi e speranza insieme. Si tratta di un itinerario in cui si invita il lettore a un ripiegamento interiore, alla ricerca di un ego per lungo tempo assente.

Una seconda silloge: “Il cerchio occidentale”

La seconda silloge dell’autrice è stata pubblicata nel 2015 da PSEditore.

La citazione nel titolo

La citazione, posta dall’autrice ad apertura del suo libro, è tratta da “In margine a un testo implicito” (1977/1992) di Nicolás Gómez Dávila: “Le verità non stanno entro la circonferenza di un cerchio il cui centro è l’uomo. Le verità si stagliano in luoghi impervi: l’uomo si aggira seguendo i meandri di un sentiero sinuoso che le rivela, le occulta, e alla fine le mostra o le nasconde”. Parole che gettano luce sul significato del titolo, mentre l’alternanza di poesie e fotografie al suo interno svela al lettore le varie tappe del viaggio poetico intrapreso dal poeta.

Le sezioni della raccolta

La raccolta è divisa in tre sezioni. In esse le immagini utilizzate sono flash o input visivi che precedono i testi a cui sono indissolubilmente correlate. Il loro accostamento non è casuale, ma quasi sempre complementare ai contenuti espressi dalle parole. Infatti, se i versi aprono finestre sull’intimo sentire artistico-spirituale dell’autrice, le foto, in bianco e nero, rappresentano soggetti o particolari della realtà che la circonda su cui il suo sguardo si sofferma e indaga con interesse o meraviglia.

La prima sezione

La prima sezione – “Dal cercarsi” – è un percorso introspettivo-visionario, pieno di dubbi e smarrimenti, restituito al lettore tramite la figura retorica della similitudine. Il fine è quello di chiarire dubbi e scoprire verità, ricercare il senso della propria esistenza e individuare quali siano i binari su cui indirizzarla. In una frase: prendere maggiore consapevolezza di sé stessa, dell’essere individuo.

La seconda e la terza sezione

Nelle sezioni seguenti – “Dalla visione” e “Dal creare” – le visioni, prima sfumate, iniziano ad acquisire maggiore nitidezza. Nel contempo aumenta l’auto consapevolezza dell’io ‘faber’, proprio attraverso l’uso dei linguaggi artistici più consoni alla sua indole. In tutta la silloge domina l’elemento acquatico, che ben si presta all’uso allegorico per le sue proprietà di mobilità e fluidità. L’acqua diventa il filo rosso che lega le varie sezioni del libro e contribuisce a renderne la struttura armonica.

La narrativa: “25 piccole storie perverse”

Sul versante della narrativa Chiara Novelli è autrice di questa raccolta di racconti edita da Porto Seguro 2016. In questi racconti l’eros si allontana dalla sua funzione naturale per approdare alla parafilia, dove certe pulsioni anomale o desideri non confessabili trovano fertile terreno.

Una letteratura di riflessione

Per questi motivi quella dell’autrice è una narrativa che pone dei quesiti e quindi varca il limite di ciò che ci si aspetterebbe da una letteratura cosiddetta ‘di evasione’. Infatti già dal primo racconto – “L’accarezzatore” – vengono sondati i rapporti fisici e l’amore, che di tale fisicità si nutre, sembra avere un tempo per realizzarsi fisicamente. Dopo ciò rimane solo il ribrezzo: per questo motivo è in gioco l’estetica, se non vi è necessità. La corporeità quindi è un limite, ma le fantasie erotiche cercano almeno in parte di superare tale limite.

Un’altra cifra interpretativa della raccolta

Esiste però nel testo un altro tipo di interpretazione. La settima storia – “Pigmalione” – è un esempio della compresenza di aspirazione all’eternità di una materia corruttibile e di un’idea di possesso che fa naufragare taluni ‘amori’. Fino ad arrivare alla distruzione dell’oggetto amato. L’autrice ci propone quindi non pochi interrogativi, attraverso una prosa coinvolgente, con tratti di una rapidità quasi cinematografica. Grande è la sua capacità di immedesimazione nei personaggi, al punto di farci ‘comprendere’ persino l’istinto omicida. Se esiste una morale (Corde), essa viene esercitata in modo cruento (Castità); quest’ultimo infatti è un racconto di notevole impatto emotivo: alla fine non possiamo che concordare, e ci sentiamo esentati dall’obbligo di essere troppo civili o garantisti.

Dice di sé l’autrice

“Nasco come poeta per la mia necessità sia di approfondire l’aspetto filologico della parola, portandola alle sue estreme conseguenze di senso, sia di ricerca di nuove sonorità nel pentagramma metrico di nuove sperimentazioni linguistiche. Il poeta resta dietro il narratore. Come scrittrice, sono una amante del narrare nella forma del racconto, cosa che mi permette di investire il senso moltiplicatore del mio genere femminile. Resto, anche nella prosa, una scrittrice visionaria che usa i generi per “distruggerli”. I miei personaggi vivono fra il sogno e la veglia di mondi, anche terribili, dove il segreto dell’inconscio li costringe a sbattere nella vita come naufraghi metropolitani e ne decide il destino.”

I suoi “maestri”

“Tutta la filiera degli scrittori di cui ho letto in un lungo silenzio di anni – ha spiegato l’autrice – mi ha segnata profondamente. Il mio amore per Philip K.Dick, John Fante, Aghota Kristoff si rinnova e continua a nutrire il magma inquieto del mio “io” narrante.”

Alcune domande poste all’autrice: la Firenze di oggi

Abbiamo chiesto a Chiara Novelli quali siano le sue impressioni sull’attuale panorama culturale fiorentino, alla luce della grandezza del passato. “L’ambiente culturale fiorentino contemporaneo – ha esordito la Novelli – soffre ancora oggi del peso della grandezza di un passato irripetibile. Lo straordinario passato culturale – ha precisato – ha, in un certo senso, impigrito la ricerca di nuove sperimentazioni culturali. Il tessuto sociale artistico, fatto di tante piccole realtà culturali e autoriali, si perde spesso in sterili logiche competitive a sfavore del patrimonio espresso nei secoli dalla città, divenuta un mero campo di forze antagoniste.”

Le realtà culturali attuali

“L’auspicio – ha spiegato – sarebbe quello di una collaborazione collettiva di tutte le micro realtà, a beneficio di nuovi traguardi e nuove ricerche nel mondo della parola”. Tra le realtà significative, la poetessa ha citato il Festival del Libro, riportato in auge da un gruppo di giovani intellettuali. Una realtà frutto del lavoro di circoli letterari e nuove case editrici dinamiche che hanno investito nella ricerca dei talenti, senza alcuna logica di tipo clientelare. La ricerca e il confronto intellettuale letterario, sia per la narrativa che per la poesia, è così ripartito verso nuovi orizzonti possibili.

Biografia artistica e letteraria: l’arte

Dopo aver compiuto gli studi umanistici, la Novelli ha completato la sua formazione presso l’Istituto per l’Arte e il Restauro di Palazzo Spinelli, a Firenze. Da questo percorso ha appreso la perizia nelle antiche tecniche pittoriche del Medioevo e del Rinascimento, specializzandosi nel recupero di dipinti su tela e su tavola.
Avvicinatasi alle arti figurative con tecnica a olio grazie al lavoro svolto presso l’Accademia d’Arte di Firenze, ha ora al suo attivo diverse mostre personali e collettive, tra cui quelle presso la Galleria Cimabue, la galleria Florens Art Center, Villa Vogel, Limonaia di Villa Strozzi, Galleria Simultanea Spazio Arte, Caffè Letterario “Le Giubbe Rosse” e ancora presso molti altri luoghi autorevoli.

La letteratura

Dopo aver compiuto un percorso di Tecniche di Scrittura Creativa, si è rivolta con passione all’attività letteraria occupandosi di poesia, come socia dell’Accademia Vittorio Alfieri di Firenze e di narrativa, come editor, prefatrice, blogger, collaboratore redazionale di Literary e responsabile Cultura Letteratura AICS-Firenze. Inoltre è Presidente dell’associazione culturale “La Città di Murex-Laboratorio Arte e Scrittura di Firenze”, con cui ha organizzato il Concorso Nazionale di Narrativa e Poesia “Città di Parole”, arrivato alla sua IV edizione.

Gli anni recenti

Dal 2016 fa parte del “Gruppo Scrittori Firenze”, in cui partecipa come scrittrice e giurato del concorso nazionale di narrativa, teatro e musica: “La Città di Murex – Tra le pareti della scrittura” I Edizione. Conduce Laboratori di Scrittura presso varie associazioni e per ragazzi presso il circolo didattico della Scuola Elementare del territorio fiorentino.

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