ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Ddl Fiano: “La propaganda fascista è reato”, il primo sì alla Camera

Passa alla Camera il ddl Fiano con 261 sì, 122 no e 15 astenuti.

Ha ricevuto il primo sì della Camera il ddl Fiano contro la propaganda fascista. Vietato il saluto romano, diffondere immagini, gadget inneggianti a Mussolini e al partito fascista. Si rischiano due anni di carcere, con aumento della pena di altri otto mesi se la diffusione avviene tramite internet. La proposta di legge, che vede il deputato Pd, Emanuele Fiano, primo firmatario, inserisce nel codice penale l’art. 293-bis.

Un ampliamento della Legge Scelba

La Proposta di legge 3343 propone l’introduzione dell’art. 293-bis del Codice Penale per “definire e ampliare” i reati già previsti dalla Legge Scelba (legge 20 giugno 1952, n. 645) e dalla Legge Mancino (legge 25 giugno 1993, n. 205). Il testo punisce “chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del Partito fascista o del Partito nazionalsocialista tedesco” o chi  “ne richiama pubblicamente la simbologia o la gestualità”. Inoltre il testo prevede un’ulteriore aggravante per chi utilizza “strumenti telematici o informatici”.

La legge Scelba

Nella proposta si riporta il fulcro della Legge Scelba che “colpisce a vario titolo le associazioni e i gruppi di persone volti a riorganizzare il disciolto partito fascista. In particolare la costituzione di un’associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque che persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolgendo la sua attività all’esaltazione di esponenti, princìpi, fatti e metodi propri del predetto partito o compiendo manifestazioni esteriori di carattere fascista.”

Il ddl Fiano sopperisce ad alcune lacune legislative

Si legge ancora nel testo: “Tuttavia, sembrano sfuggire alle maglie di queste fattispecie di reato comportamenti talvolta più semplici o estemporanei, come ad esempio per il cosiddetto saluto romano che, non essendo volti necessariamente a costituire un’associazione o a perseguire le finalità antidemocratiche proprie del disciolto partito fascista, finiscono per non essere di per sé solo sanzionabili”.

Divieti di immagini, simboli e gadget fascisti

Stop anche alla produzione, diffusione, distribuzione o vendita di oggetti raffiguranti immagini o persone o simboli chiaramente riferibili ai contenuti del partito fascista. Inoltre sarà vietato riproporre pubblicamente simboli e gestualità proprio del partito fascista e nazionalsocialista tedesco.

Le pene previste

Chiunque incorra nel reato potrà essere punito con la reclusione da 6 mesi a due anni: La pena verrà aumentata di un terzo se il reato verrà commesso tramite mezzi telematici e informatici.

L’aggravante per mezzo di strumenti informatici

Ci si riferisce a siti internet finalizzati alla propaganda, al merchandising online di gadget e di altri beni riferiti ai partiti in questione.

La Proposta di legge ha avuto per ora l’approvazione della Camera dei deputati. A favore della legge: Pd, Ap, Mdp, Sinistra italiana, Civici e Innovatori, Ds-Cd. Hanno votato contro: M5S, FI, Lega, FdI e i verdiniani.

 

Facebook