Il superstite dell’incidente sul monte Cervino ha dichiarato di aver dovuto tagliare la corda che lo legava ai suoi compagni per salvarsi.
L’alpinista spagnolo, José Manuel Arguelles Medina, di 37 anni, ha assistito all’incidente in cui ha perso la vita Antonio Jesus Velez Ruiz, di 46 anni. Insieme ai due, Juan Ramon Jimenez Sanchez Canete di 52 anni, che si trovava più in basso.
Nella giornata di mercoledì, giunti a 4.400 metri, una corda era rimasta incastrata e accorciata di 15 metri. Gli alpinisti stavano scendendo dopo aver allertato i soccorsi, che non potevano raggiungerli a causa delle pessime condizioni meteorologiche.
“Antonio è inciampato nel passaggio dalla base della scala Jordan a una corda fissa. Era l’ultimo, il più a monte. Ha fatto un volo di una ventina di metri e io, secondo nella cordata, per lo strattone sono finito a testa in giù”, ha raccontato José Manuel Arguelles Medina.
Il superstite ha spiegato anche le ragioni che lo hanno portato a tagliare la corda: “Ho dovuto tagliare la corda per liberarmi dal mio compagno appeso. E’ caduto ancora per un paio di metri. Prima l’ho tirata in tutti i modi per vedere se Antonio si muoveva ancora, gli ho urlato per un quarto d’ora. Ma era morto”.