I pusher sono senza scrupoli e spacciano alla luce del sole

CASSINO – E’ allarme in città. I cittadini spaventati chiedono maggiore sicurezza contro i pusher. In primo piano é una delle più note piazze di Cassino, piazza Labriola, che é stata scelta dagli spacciatori per creare un vero e proprio mercato dello spaccio a cielo aperto. Nota ormai come “area-salotto della città”, la piazza é aperta a spacciatori e consumatori di stupefacenti dell’intero territorio della provincia e non solo. Grazie ad un organizzatissimo sistema di vedette, che tiene sotto controllo i nascondigli e l’arrivo di eventuali controlli, per la pizza riescono a transitare carichi considerevoli di droga.

Lo spaccio avviene soprattutto nel weekend mentre molti giovani passeggiano tranquilli sorseggiando drink e scherzando tra di loro. Mentre mamme e figli passeggiano tranquilli e mentre tutto scorre normalmente come se nulla stesse accadendo. Ed invece accade che a circolare per la piazza c’é anche la “roba”, e pure il denaro, molto denaro per acquistare qualche grammo di ebbrezza, hashish, cocaina, marijuana. Luogo frequentato da moltissimi clienti che contribuiscono a fare della piazza l’area favorita dai pusher. Impensabile quindi cambiare location. La compravendita di stupefacenti avviene tra la piazza e i due palazzi comunali. In modo massiccio soprattutto a notte inoltrata quando gli affari sono davvero fiorenti. Ma fiorenti e frequenti sono anche atti di violenza che mettono a rischio l’uncolumità di chi si trova a passare di là.

Sabato notte è scoppiata una rissa. L’allarme al Commissariato ha fatto precipitare gli agenti di una volante a sedare la lite tra due individui entrambi finiti in ospedale con alcuni giorni di prognosi. Calci e pugni sferrati da almeno quattro persone, come confermano le telecamere di sorveglianza. La pista é ovviamente quella dello spaccio. Le indagini continuano ininterrottamente con controlli massicci e perquisizioni accuratissime. Il sindaco non nega l’evidenza, visto che tutto accade sotto le finestre del suo ufficio, e assicura che l’azione di contrasto sarà decisa.