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BARI, NASCE IL GRUPPO ”MEDICI DELLA NOTTE”

Parla la fondatrice del gruppo su Facebook Caterina Rotunno

BARI – Sono in crescita le aggressioni e le violenze presso gli ambulatori della guardia medica nel corso della notte.

“I medici della notte, meglio conosciuti come guardie mediche, sono spesso soli e pieni di paura”. Così racconta la dottoressa dell’Asl di Bari Caterina Rotunno, che ha deciso così di creare un gruppo su Facebook: “i medici della notte”. Proprio lei che ha subito abusi da parte di un paziente sei anni fa, mentre era di guardia notturna presso uno dei tanti ambulatori in città. A seguito di questa esperienze personale e del numero sempre crescente delle aggressioni a colleghe di turno la notte, ha deciso di creare il gruppo.

Grazie a “Medici della notte” la Rotunno sostiene che si può gridare basta alle violenze anche in rete. Secondo lei non bastano le manifestazioni in piazza. I “social” possono fare molto di più. Caterina è un medico attivo in uno degli ambulatori della provincia barese. Il gruppo è stato creato da poco più di una settimana e ha già oltre 200 membri. “All’inizio si trattava solo di donne, perché l’idea era riunire le dottoresse che avevano subito aggressioni dai propri pazienti. Poi si sono aggiunti tanti colleghi uomini da tutta la Puglia e il tam tam mediatico ci ha portato ad accogliere anche medici e personale paramedico da fuori il territorio regionale”, spiega la Rotunno.

 

Il medico racconta così la sua esperienza di violenza:
“La prima volta è accaduto più di sei anni fa. Era di sera, quasi all’orario di chiusura dell’ambulatorio, quando si è presentato un paziente che lamentava un dolore. Mentre lo visitavo ha provato ad abusare di me. Naturalmente ero da sola in quel momento, non potevo chiedere aiuto a nessuno. Non so come ebbi la forza di cacciarlo via e di salvarmi. Non è un caso sporadico purtroppo, l’ultima volta è avvenuto tre giorni fa. Il personale medico non riesce a lavorare in condizioni di sicurezza, che invece dovrebbero essere garantite. Bisogna continuare a tenere alta l’attenzione sul tema coinvolgendo istituzioni. Lavoriamo per salvare le vite altrui, non possiamo mettere a repentaglio la nostra per farlo”.

Il gruppo ‘Medici della notte’ su Facebook raccoglie testimonianze, riflessioni, immagini in presa diretta e richieste di aiuto. E’ un network di medici, che hanno deciso di fare rete tra loro e cercano, da soli, di mettere in atto azioni di tutela. “Le istituzioni ci hanno abbandonato e spesso sembra quasi che la nostra sia una richiesta eccessiva. C’è un esercito di familiari che si è mobilitato per aiutarci. I nostri padri, mariti, fratelli e amici. Oltre non c’è nulla”, denuncia infine la dottoressa.

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