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Arrestato lo stalker dell’europarlamentare Lara Comi

“La fine di un incubo” ha dichiarato la Comi.

L’arresto è avvenuto ieri sugli spalti dello stadio di Lecco. L’europarlamentare di Forza Italia si trovava lì per disputare una partita di beneficenza proprio contro la violenza sulle donne. Infatti è il capitano della nazionale femminile delle parlamentari. Gli uomini della sua scorta hanno riconosciuto il suo presunto stalker ed hanno lanciato l’allarme, così gli agenti della Polizia lo hanno arrestato in flagranza di reato.

L’identikit

Si tratta di un veneto di 47 anni, nei confronti del quale il tribunale di Busto Arsizio aveva già disposto un divieto di avvicinamento alla politica saronnese. Per la Comi è la fine di un incubo, come ha dichiarato lei stessa, iniziato circa nove mesi fa.

I precedenti

L’inizio della storia risale a nove mesi fa nel corso dei quali la serenità e la sicurezza dell’europarlamentare del Ppe sono state seriamente minate. Telefonate, messaggi, appostamenti sotto casa. Sono solo alcuni dei comportamenti dell’uomo. Tutto ciò però non ha scoraggiato la Comi, anzi le ha fornito maggiore determinazione e impegno nel combattere la violenza sulle donne. La deputata forzista, in seguito a tali molestie, aveva presentato un esposto alla procura a Busto Arsizio, allegando alla denuncia un ampio materiale probatorio. L’uomo era così stato raggiunto da un provvedimento che gli impediva di avvinarsi alla deputata. In quell’occasione aveva promesso di smettere di importunarla. La tregua però era durata poco e aveva ripreso a molestarla, fino all’arresto di ieri.

Le dichiarazioni di Lara Comi

“La fine di un incubo e di un periodo difficilissimo”, ha dichiarato la Comi. Ora spero che resti a lungo in carcere – ha proseguito, ringraziando Polizia di Stato, il prefetto Franco Gabrielli, capo della polizia e le procure di Lecco e Busto Arsizio – e non esca dopo tre giorni”.

 

 

 

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