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Regione Umbria: cinque consiglieri si dimettono contro nuovo ufficio presidenza

Perugia – Ben cinque consiglieri regionali si sono dimessi dai loro incarichi, per protesta contro la nomina del nuovo ufficio di presidenza. “L'elezione del nuovo Ufficio di presidenza del consiglio regionale dell'Umbria composto interamente da membri della maggioranza, rappresenta un vulnus grave che non ha precedenti nei 42 anni di storia del regionalismo italiano. Un atto di arroganza che ha inferto una ferita profondissima ai principi della democrazia e della rappresentanza nelle istituzioni''. Lo afferma Sandra Monacelli, capogruppo Udc, annunciando le proprie dimissioni dall'unico incarico istituzionale ricoperto, quello di vicepresidente del Comitato per la Legislazione.
La medesima scelta è stata fatta da Gianluca Cirignoni della Lega Nord: ''Per protestare contro il grave strappo istituzionale che si e' consumato ieri per mano della maggioranza, con l' elezione farsa dei componenti dell' Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, ho rassegnato le mie dimissioni dalla carica di vice presidente della Commissione consiliare d'inchiesta su infiltrazioni mafiose in Umbria della quale sono stato il primo promotore e firmatario''
Dimissioni anche per i tre vicepresidenti del Pdl delle Commissioni consiliari della Regione Umbria Massimo Monni, Maria Rosi e Rocco Valentino. I consiglieri di minoranza lo avevano dichiarato ieri in aula durante la seduta del Consiglio regionale

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