ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Omissione di soccorso: chi non si ferma è colpevole anche se non è responsabile del sinistro

Non è solo una buona regola di convivenza civile, ma il Codice della strada impone un vero e proprio obbligo, per gli utenti della strada, di fermarsi e assistere coloro che siano rimaste danneggiate da un incidente. I tanti automobilisti che, nonostante i vari sistemi di controllo, continuano a scappare dal luogo dell’incidente senza fermarsi a prestare soccorso rischiano la reclusione da uno a tre anni e la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per un periodo non inferiore ad un anno e sei mesi e non superiore a cinque anni.

La IV sezione penale della Corte di Cassazione, nella sentenza n. 33772/17, pubblicata lo scorso 11 luglio, è punibile per omissione di soccorso chi, coinvolto in un incidente stradale, non presta aiuto ai feriti anche se non risulta responsabile del sinistro.

Questa decisione deriva dall’interpretazione dell’art. 189 C.d.S., che non lega l’obbligo di assistenza alla consumazione e all’accertamento di un reato, ma soltanto al verificarsi di un incidente «comunque» ricollegabile alla condotta dell’utente della strada.

Nel caso esaminato, i giudici di legittimità hanno rigettato il ricorso presentato da una donna già condannata nei due gradi di merito, confermando la condanna dell’imputata per non essersi fermata dopo un sinistro con un motociclista nel quale, tuttavia, non vi era stata alcuna collisione.

La ricorrente risultava responsabile del sinistro, anche se il suo furgone non aveva invaso la corsia sulla quale sopraggiungeva il motociclista. La donna, infatti, si era avvicina improvvisamente al centro della carreggiata, costringendo il motociclista a frenare  bruscamente e provocandone, seppur indirettamente, la caduta.

La donna non si era fermata a prestare soccorso ed era stata identificata soltanto grazie ad un testimone dell’episodio, che aveva segnato il numero di targa del veicolo condotto dalla stessa.

“La Corte di Cassazione ha confermato l’orientamento secondo cui il reato di omissione di soccorso si configura indipendentemente dalla colpa nell’incidente, perchè costituisce una condotta criminosa assolutamente indipendente da quella strettamente connessa al sinistro stradale che può dar luogo agli eventuali reati di  omicidio colposo o di lesioni volontarie”, ha commentato Maria Francesca Ciriello, Dottoressa in Diritto e amministrazione pubblica.

 

Facebook