Il presidente del Consiglio, Berlusconi, ha annunciato un prossimo incontro al vertice dei rappresentanti dell´esecutivo della maggioranza, per risolvere la questione, prioritaria, della successione di Mario Draghi alla guida di Bankitalia. Un problema che va risolto in tempi brevi, perché Draghi assumerà la presidenza della Banca Centrale Europea agli inizi del prossimo novembre. E naturalmente è una questione soprattutto politica, anche se al governo si dice che non deve essere vista come uno scontro Berlusconi-Tremonti, è più che evidente che proprio di questo di tratta, e sarebbe auspicabile che il premier, dopo il controllo di giornali, televisioni, governo del Paese, non mettesse le mani anche sulla Banca d´Italia. Il pericolo è costituito dal fatto che l´ufficializzazione della nomina spetta,per legge al Consiglio dei Ministri, e l´approvazione finale al presidente del Consiglio. Sarà in ogni caso, una soluzione di compromesso fra le parti in causa, ma ci si augura che il criterio di valutazione sia principalmente basato sulle capacità professionali e sulle qualità personali. Mario Draghi, in fin dei conti, è stata una scelta del PdL, ed è stata una delle poche indovinate.

Come riferisce il vice-presidente  del PdL alla Camera, Massimo Corsaro, i candidati potrebbero essere anche più di due,