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Noemi Durini, il fidanzato ha agito con premeditazione e crudeltà

Lecce – L’omicidio di Noemi Durini è stato premeditato, aggravato dalla crudeltà dai futili motivi. A dirlo è la procura dei minorenni di Lecce, nel decreto di fermo emesso nei confronti del fidanzato 17enne.

Omicidio pianificato

Dunque l’omicidio non è stato dettato dall’ira del momento, come sostenuto dal giovane. Alle 4.51 il 17enne ha condotto in aperta campagna Noemi colpendola con oggetti contundenti e ha agito con crudeltà mosso da futili motivi. Poi ha sepolto il corpo sotto un cumulo di pietre. Il fidanzato ha confessato il delitto ma si è avvalso della facoltà di non rispondere ad un ulteriore interrogatorio, che avrebbe dovuto essere condotto dalla gip del Tribunale dei minori di Lecce Ada Colluto.

Le accuse del papà di Noemi
Il padre della vittma, Umberto Durini, ha accusato il papà del ragazzo: “Protegge suo padre, ha fatto tutto lui”. Dichiarazioni che ad oggi non trovano riscontri nelle indagini condotte dagli inquirenti e che sono state pronunciate davanti alle telecamere nella mattinata di venerdì 15 settembre, dopo un tentativo di irruzione di Umberto nell’abitazione di Montesardo in cui vive la famiglia del 17enne.

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