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Disabili, centododici studenti genovesi rischiano di perdere il bus

Genova – «Per il prossimo anno scolastico, a 112 disabili non sarà garantito il trasporto a scuola, in seguito alla scelta della Provincia di Genova di non dirottare gli introiti dovuti all´aumento dell´assicurazione Rc auto a sostegno del sociale». Va dritta al punto Maruska Piredda, consigliere regionale Idv e presidente dell´VIII commissione Pari opportunità, a proposito dell´approvazione in consiglio provinciale della variazione di bilancio che decreta l´aumento, già per il 2011, del 3,5% dell´addizionale provinciale dell´assicurazione Rc auto, che passa quindi dal 12,5% al 16%.
«Non obbietto sulla decisione dell´ente a destinare le maggiori risorse derivanti dall´aumento dell´imposta automobilistica alla manutenzione degli edifici scolastici e delle strade provinciali, quanto la decisione di sostenere Atp, l´azienda di trasporto pubblico provinciale, il cui 40% delle quote è già stato messo in vendita dal socio maggiore azionista. Ciò che auspico è che almeno quota parte dei finanziamenti derivanti dall´Rc auto siano destinati al trasporto dei disabili da parte dell´azienda. Se non saranno presi provvedimenti, oltre un centinaio di ragazzi rischia di rimanere a terra, privato del proprio diritto all´istruzione».
Dei 112 disabili che hanno diritto al trasporto 95 abitano nel solo Comune di Genova.
«L´Rc auto nasce come una tassa di scopo e pertanto sarebbe necessario che in parte sia destinata a sopperire a al taglio di 250 mila euro sul sociale che la Regione si è trovata costretta a operare in seguito ai minori trasferimenti da parte del governo decisi dall´ultima Finanziaria». Il fondo alla non autosufficienza per la Liguria è stato dimezzato, nel 2011, passando da 2 a un milione di euro. «Per evitare che la scure di Roma si abbatta, in modo amplificato, sulle fasce sociali più deboli e minoritarie rispetto al numero della collettività – dice Piredda – proporrò all´assessore regionale al Bilancio Rossetti di valutare la possibilità di un utilizzo maggiore delle tasse di scopo con una duplice finalità: convogliare finanziamenti diretti a esigenze definite in ordine di priorità e dare trasparenza ai contribuenti che potranno così avere riscontro immediato su come siano spesi i soldi versati in tasse».  

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