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Difensore Civico, ultimo webinar sul tema della partecipazione dei cittadini

Difensore Civico, ultimo webinar sul tema della partecipazione dei cittadini

Difensore Civico e Pubblica Amministrazione: il ruolo dei cittadini tre innovazione tecnologica e voglia di partecipazione, questo il titolo dell’incontro.

22 Marzo - Difensore Civico e Pubblica Amministrazione: il ruolo dei cittadini tre innovazione tecnologica e voglia di partecipazione21/03/2022
Quarto e ultimo webinar oggi del ciclo organizzato dal Difensore civico del Lazio, Marino Fardelli, sul tema della partecipazione digitale dei cittadini ai processi messi in atto dalla pubblica amministrazione. Il titolo dell’incontro di oggi era “Difensore civico e pubblica amministrazione: il ruolo dei cittadini tra innovazione tecnologica e voglia di partecipazione”.

Dopo i saluti portati dal vicepresidente del Consiglio regionale Devid Porrello, il Difensore civico ha introdotto gli ospiti. Anzitutto Salvatore De Meo, eurodeputato, ha ricordato le interferenze e la fake news che inquinano l’ambiente social; a suo avviso, le carenze infrastrutturali vanno attentamente monitorate e questo può essere uno dei compiti del difensore civico e anche del mediatore europeo. La voglia di partecipazione dei cittadini non deve cedere mai sconfinare nella demagogia, per De Meo, che ha ringraziato Marino Fardelli per le sue iniziative. L’altra eurodeputata Simona Bonafè ha detto che il ruolo del mediatore europeo si è rivelato molto importante sia con riferimento al tema della contrattualistica dei vaccini che sul tema del Next generation Eu, su cui sarà molto importante la rendicontazione.

Per Maria Silvia Bartolucci, membro del gabinetto della mediatrice europea, se la distanza tra cittadini e istituzioni è percepibile nelle politiche nazionali, a maggior ragione lo è a livello europeo. Quindi si sta facendo, ha aggiunto, presso l’ufficio della mediatrice un lavoro sulla trasparenza, con riferimento specialmente alle competenze del Consiglio europeo. A seguire, Roberto Pollari, capo di gabinetto del presidente del Consiglio regionale del Lazio, ha detto che a fronte dell’importanza dello strumento costituito dall’identità digitale, ancora si registra un numero dei cittadini che se ne serve troppo basso. Una digitalizzazione del paese è necessaria, a suo avviso, ma anche, di contro, una alfabetizzazione digitale dei cittadini. Anche il problema della sicurezza informatica è molto importante, ha concluso Pollari.

Per Sauro Angeletti, dell’ufficio per l’innovazione amministrativa del Dipartimento della funzione pubblica,  è importante soprattutto l’affermazione di una più vasta cultura dell’open government, oltre all’implementazione delle competenze digitali delle pubbliche amministrazioni. La presidente del Corecom Lazio, Maria Cristina Cafini, ha invece ricordato nel suo intervento come in molte parti del paese ci siano ancora difficoltà di connessione a livello tecnico.

La direttrice dell’istituto regionale di studi Arturo Carlo Jemolo, Arcangela Galluzzo, ha ricordato le funzioni della camera di conciliazione, che è un ulteriore strumento di difesa del cittadino, e dell’ufficio di mediazione, entrambi gestiti  dall’istituto regionale, che tiene anche l’albo dei mediatori. Si tratta di strumenti che pongono lo Jemolo nella posizione migliore per collaborare con il difensore civico, ha detto.  Ciò è stato confermato da Fardelli, specie alla luce delle nuove prospettive di intervento che si apriranno al difensore civico in materia di salute, con la nuova normativa ora in esame in Consiglio regionale.

Infine Sandro Runieri, presidente del Consiglio delle autonomie locali del Lazio, ha ricordato il ruolo sempre più rilevante degli enti locali per le politiche partecipative. A cura dell’Area comunicazione, relazioni esterne

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