È finalmente giunto al Senato, dopo l’approvazione della Camera, il testo sullo sviluppo e la competitività della produzione agricola ed agroalimentare con metodo biologico. Questo testo riconosce la produzione agricola biologica come attività di interesse nazionale con funzione sociale, in quanto «economica basata, tra l’altro, sulla qualità dei prodotti, sulla sicurezza alimentare, sul benessere degli animali e sulla riduzione delle emissioni inquinanti».

Il testo si propone l’equiparazione, al verificarsi di alcune condizioni, del metodo di agricoltura biodinamica al metodo biologico. Sarà compito di un Tavolo tecnico, costituito ad hoc, promuovere i prodotti biologici e sarà costituito anche un Fondo per lo sviluppo dell’agricoltura biologica, dove una riserva del 30% sarà destinato alla ricerca.

Nell’ambito della filiera biologica potranno essere costituiti contratti di rete e sarà promossa la formazione professionale degli operatori del settore.

Il testo prevede, inoltre, che gli agricoltori che producono varietà di sementi biologiche iscritte nel registro nazionale delle varietà da conservazione nei luoghi dove tale varietà si sono sviluppate, possono venderle direttamente in loco e possono scambiarle liberamente.

Le sementi che, invece, non sono iscritte ad alcun registro, che sono evolute ed adattate nell’ambiente di coltivazione possono essere vendute direttamente ad altri agricoltori in ambito locale, ma in quantità limitata.