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Aborto non riuscito: chiesto maxi risarcimento

Pensava di aver abortito e invece qualche settimana dopo l’intervento scopre di essere ancora incinta. E’ l’incredibile storia avvenuta a una donna di 34 anni che ha fatto una maxi causa all’ospedale San Paolo di Milano. La donna ha alla fine deciso di far nascere il bimbo ma ora vuole rivalersi sull’ospedale per il clamoroso errore.

Come riporta Repubblica, la signora aveva deciso di non volere un bambino appena capisce di essere rimasta incinta: è affetta da oltre dieci anni da una grave malattia, il morbo di Crohn, che metterebbe a rischio la sua salute e quella del figlio. Inoltre un lavoro precario e la sua situazione economica non è buona, anche perché il padre non intende riconoscere il piccolo.

Quando si accorse di essere incinta, spiega sempre Repubblica, per timore di un nuovo intervento invasivo e per la crescita eccessiva del feto, visto che era già passato un ulteriore mese, ha deciso di non abortire e dare dunque alla luce il bimbo. Un parto che avrebbe aggravato le sue condizioni di salute minando le sue capacità lavorative. Per questo la donna chiede ora al San Paolo e al ginecologo dell’ospedale il “risarcimento dei danni connessi al fallimento dell’interruzione della gravidanza” nella misura di 211mila euro, ma anche “un assegno mensile per il mantenimento del bimbo fino al raggiungimento dell’indipendenza economica”. “L’Azienda – commenta la direzione dell’ospedale – ritiene corretto il comportamento dei suoi professionisti e si rimette alla valutazione degli atti da parte delle autorità competenti”.

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