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Abbiategrasso, morte dello studente colpito da meningite: scatta la profilassi a scuola

Il fatto è accaduto ad Abbiategrasso, in provincia di Milano. Mirko Piraino è lo studente della I C dell’Istituto Alessandrini, stroncato da setticemia da miningococco di tipo C l’altro ieri. Il ragazzo tredicenne era ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale San Gerardo di Monza. Purtroppo per il ragazzo di Robecco sul Naviglio non c’è stato nulla da fare.

La profilassi a scuola

Subito, ancora mentre il ragazzo lottava tra la vita e la morte, sono scattate le misure di sicurezza. Profilassi precauzionale per coloro che sono stati a diretto contatto con lo studente: genitori, familiari, amici, compagni di classe e docenti d’istituto. Un’assemblea per rassicurare i genitori si è tenuta all’istituto Alessandrini. “Non esiste pericolo nell’istituto Alessandrini o in altre scuole di Abbiategrasso.” Queste le parole della dottoressa Danila Caso, dell’Ats Milano, parlando ai genitori degli studenti insieme alla dirigente scolastica dell’istituto, Alba Arcidiacono. La dottoressa ha anche rassicurato la platea dicendo di non aver mai visto in vent’anni un caso secondario e informato della non trasmissione del meningococco nell’ambiente. Quindi non c’è necessità di un’opera di disinfezione della scuola.

Quest’anno nel territorio dell’Asst Ovest Milanese è il secondo caso di meningite, il primo era stato rilevato a gennaio. Numeri, stando a quanto ha spiegato la dottoressa Caso, persino al di sotto della media. Il meningococco si trasmette attraverso le secrezioni da naso e gola. Di norma non porta la malattia ma in alcuni casi può diventare aggressivo e provocare meningite e sepsi.

I vaccini

Tra gli agenti batterici che causano la meningite il più temuto è Neisseria meningitidis (meningocco), oltre a Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e Haemophilus influenzae. Del meningococco esistono diversi sierogruppi: A, B, C, Y, W135, X. Il più pericoloso è il ceppo C, lo stesso che ha colpito il tredicenne di Robecco sul Naviglio, ma con la vaccinazione è possibile difendersi. L’Istituto Superiore di Sanità sul proprio sito elenca i vaccini a disposizione. Esistono tre tipi di vaccino anti-meningococco: il vaccino coniugato contro il meningococco di sierogruppo C (MenC), è il più frequentemente utilizzato e protegge solo dal sierotipo C. Il vaccino coniugato tetravalente, che protegge dai sierogruppi A, C, W e Y. Il vaccino contro il meningococco di tipo B, che protegge esclusivamente contro questo sierogruppo.

I vaccini obbligatori o raccomandati

Alcuni vaccini sono già raccomandati ed offerti gratuitamente. La scheda vaccinale attualmente in vigore prevede la vaccinazione anti meningococco C nei bambini che abbiano compiuto un anno di età, mentre è consigliato un richiamo con vaccino tetravalente per gli adolescenti. Il vaccino tetravalente coniugato anti-meningococco A,C,Y,W, è consigliato anche per gli adolescenti che non sono stati vaccinati da piccoli, e dovrebbe comunque essere somministrato a chi si reca in Paesi ove sono presenti i sierogruppi di meningococco contenuti nel vaccino. Il vaccino contro il meningococco B è attualmente offerto in alcune regioni nel primo anno di età. La vaccinazione contro il meningococco C è gratuita e prevede una sola dose a 13 mesi. Per il resto l’offerta vaccinale varia da Regione a Regione.

I batteri presenti in Italia

Il più aggressivo è il meningococco di sierogruppo C che, insieme al B, è il più frequente in Italia e in Europa. Secondo l’ISS, nel 2015 si sono verificati in Italia quasi 200 casi di malattia invasiva da meningococco, la maggior parte dei quali causati dai sierogrupppi B e C.

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