“Io sono un istrione
ma la genialità è nata insieme a me
Nel teatro che vuoi
dove un altro cadrà io mi surclasserò.
Io sono un istrione
ma la teatralità scorre dentro di me…“
L’istrionico Massimo Ranieri compie oggi sessantasei anni e non si può non omaggiare il grande artista prendendo in prestito le parole del magnifico Charles Aznavour.
Nato come cantante, Gianni Calone all’anagrafe – viene notato in un bar da un impresario che gli cambia la vita – con il suo stile inconfondibile, conosciuto in tutto il mondo è stato capace di spaziare dal mondo del canto a quello della recitazione fino a quello dello spettacolo.
Egli ha reso la sua canzone uno spettacolo, facendone teatro, con movenze e gestualità proprie del grande teatro partenopeo.
“…Io sono un istrione
a cui la scena dà
la giusta dimensione.
La vita torna in me
ad ogni eco di scena che io sentirò
e ancora moriro
di gioia e di paura
quando il sipario sale
paura che potrò non ricordare più
la parte che so già
poi quando tocca a me
puntuale sono là
nel sogno sempre uguale…“
Una lunga carriera alle spalle con più di trentuno album pubblicati, trenta film e altrettanti spettacoli teatrali: insomma il trenta e i soi multipli sembrano proprio portargli fortuna.
Sessantasei anni e non sentirli: Ranieri si esibisce, balla e canta sul palcoscenico come – se non meglio – di quando aveva la metà dei suoi anni.
Sogno o son desto …? Lui di sicuro è più desto che mai.