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Gioco d’azzardo: in Liguria vinti 1,4 miliardi nel 2016

Genova – L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha affermato, nel Libro Blu, che nel 2016 sono stati vinti 1,4 miliardi di euro in Liguria, mentre la spesa ha raggiunto quota 483 milioni. Solo sulle New Slot e Video Lottery la spesa è pari a 297 milioni di euro, mentre per il Lotto sono stati spesi 88 milioni. Per Lotterie e Gratta e Vinci sono stati 48 i milioni spesi, mentre per Superenalotto sono stati 23 e per il Bingo 12. E proprio nel settore dei giochi, nel 2016 sono stati oltre 1900 i controlli eseguiti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’imposta accertata è stata superiore a 1.9 milioni di euro. A partire dal 2013, il gioco d’azzardo è stato inserito nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, tra le dipendenze comportamentali. Nel nostro Paese, la cura di questo disturbo è stata presa in considerazione soltanto da poco. In alcune Regioni, i SERT (servizi per le dipendenze patologiche delle ASL) hanno previsto che gruppi composti da medici, psicologi, assistenti sociali e altre figure professionali, si occupino della diagnosi e della cura di questo disturbo. A gennaio di quest’anno sono stati poi aggiornati i livelli essenziali di assistenza e sono stati inseriti in questi anche i trattamenti sanitari per combattere la dipendenza da gioco d’azzardo. Va sicuramente riconosciuto che lo Stato italiano abbia un rapporto assai ambiguo con il gioco d’azzardo, dato che da un lato finanzia le campagne per combatterne la dipendenza, ma dall’altro vi guadagna, visto che sul gioco gravano pesanti imposte. Una importante porzione dell’intero giro d’affari del gioco d’azzardo finisce nelle casse dello Stato, sotto forma di tasse. Ciò che si crea è dunque una sorta di circolo vizioso, in cui maggiori sono i giocatori dipendenti, maggiori sono le entrate per lo Stato. Da ciò emerge un dubbio assolutamente legittimo: lo Stato ha davvero un interesse a limitare la diffusione del gioco d’azzardo e della dipendenza da questo? Un quesito che ricorda quello sul tabagismo e sulla distribuzione, da parte del Monopolio di Stato, delle sigarette e che, come questo, forse mai troverà soluzione.

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