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La #discriminazione #raziale parte dagli #affitti

BOLOGNA – Stranieri discriminati quando cercano casa in affitto nel mercato privato, perlopiù mediato dalle agenzie. Un fenomeno strisciante che ricorda i tempi in cui erano i meridionali a sentirsi dire “per voi la casa non c’è”.
“Cerco casa in affitto a Bologna”: cosa cambia se telefona un italiano o uno straniero:ad alzare il velo è Marzia Casolari, presidente dell’associazione Xenia che ha uno sportello per i cittadini stranieri in via Marco Polo. La ragazza ancora non ha trovato casa, è accolta in una parrocchia.
“Occorre alzare la guardia, mettere in campo forme di tutela per i cittadini stranieri e i proprietari, come fondi di garanzia o incentivi, rilanciare campagne di sensibilizzazione”, spiega Marzia Casolari, la cui associazione attualmente sta seguendo 27 casi di stranieri in cerca di un alloggio, soprattutto famiglie. Oppure ci è capitato il caso di una signora italiana che ha fatto da intermediaria sino alla firma del contratto d’affitto, ma quando il proprietario ha visto che era per una coppia marocchina si è tirato indietro dicendo che ci doveva pensare.

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