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Kamikaze in metro a San Pietroburgo: 14 morti, 47 feriti

Poche settimane dall’attentato di Westminster e il terrorismo torna già a far parlare di sé.Un attacco sconvolge la città di San Pietroburgo, l’antica capitale dello zar e città di Vladimir Putin.Il Presidente era in zona in occasione di un incontro con il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko.

Un vagone della metro tra le stazioni Tekhnologicheskiy Insitut e Sennaya Ploshchad è stato distrutto da un’esplosione, causando la morte di 14 persone e ferendone 47.Poco dopo, nella stazione di Ploshchad Vosstaniya è stato rinvenuto un terso ordigno, mascherato da estintore.Questa seconda bomba sarebbe stata ben più forte della prima, mantenendo la stessa logica di struttura – zeppa di “corpi lesivi” (biglie e chiodi mozzati) utilizzati per massimizzare l’impatto mortifero – ma con un chilo di tritolo.

Il Comitato Investigativo Russo ha confermato l’inizio di un’indagine per “terrorismo”, ma afferma anche che per il momento ogni pista rimane aperta.Quella “estremista”, dunque di matrice islamica, e quella “nazionalista” le piste privilegiate.
Secondo le prime ricostruzioni gli attentatori sarebbero due: uno avrebbe piazzato l’ordigno a bordo del treno, l’altro si sarebbe occupato della bomba-estintore a Ploshchad Vosstaniya.
Potrebbe essere stata portata da un kamikaze a giudicare da alcuni resti ritrovati, ma la conferma si avrà solo a seguito di ulteriori accertamenti.
Nel frattempo Putin, al termine del suo incontro con il presidente bielorusso, annuncia le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e assicura che le indagini verranno condotte con il massimo impegno.

I media intanto rendono nota la foto di uno dei presunti attentatori, ottenuta grazie alle videocamere di sicurezza.L’identikit è tipico di un estremista islamico: un uomo dalla carnagione olivastra, folta barba e copricapo nero.Tuttavia, gli inquirenti condividono la teoria secondo la quale si potrebbe trattare di un travestimento per depistare le indagini.
Pavel Felgenghauer, esperto militare e di sicurezza, è certo che si tratti di un attentato Isis, ma afferma che in ogni caso è necessario attendere la rivendicazione per averne la certezza.“Il timore – spiega – è che ci si trovi di fronte a uno ‘sciame terroristico’”. In quel caso le conseguenze politiche potrebbero essere “profonde”.

Alcune conseguenze giungono già a farsi sentire; alcune forze politiche infatti potrebbero sfruttare l’attentato per eliminare ogni protesta contro la corruzione da parte di molti russi, anche giovanissimi.Nell’anno che precede le presidenziali forse si tenta di destabilizzare il Paese.

 

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