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Basta reati contro il patrimonio culturale, inizia esame in Commissione Giustizia

Roma -Nel periodo natalizio, l’artista William Kentridge ha decorato, con le sue opere (murales dedicati alla storia di Roma) il Lungotevere. “Triumphs e Laments”, questo il titolo della mostra, per una street art che punta ancora una volta a riqualificare i centri abitati.
L’artista, attraverso l'idropulitura della patina biologica accumulatasi sui muraglioni di travertino ha realizzato più di 80 figure con cui ha ricostruito le grandi tensioni che hanno animato la storia di Roma. Nessuna vernice utilizzata, ma solo una mirata rimozione della patina normalmente accumulatasi nel corso degli anni sui muri ha permesso questa esposizione d’arte a cielo aperto. A rovinare l’opera, di grande impatto, sono stati alcuni writers, che la hanno parzialmente coperta di tag.
Il 16 marzo è iniziato in Commissione Giustizia della Camera l’esame del testo di legge destinato a punire chiunque danneggi o sporchi con scritte il patrimonio artistico in Italia. Si tratta, in sostanza, di una riforma della materia dei reati contro il patrimonio culturale, guidata da Orlando e Franceschini.
Per i delitti di distruzione, danneggiamento, deturpamento o imbrattamento di beni culturali o paesaggistici, è prevista la pena della reclusione non inferiore a un anno e non superiore a cinque anni; chi sia ritenuto responsabile dell’imbrattamento sarà tenuto anche a coprire le spese per ripulire il beni e si prevede anche la procedibilità d’ufficio.
L’esame parlamentare del testo presentato il 12 gennaio 2017, calendarizzato per giugno, potrà iniziare quando la Commissione avrà concluso i lavori.

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