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#contestato Don #Ciotti

BOLOGNA – Don Luigi Ciotti arriva a Bologna dopo la manifestazone del 21 marzo svoltasi a Locri – per il corso “Mafie antimafie” e subito si sono registrati alcuni momenti di tensione all'ingresso di Palazzo Malvezzi: alcuni studenti, fra cui esponenti dei collettivi universitari al centro delle proteste delle scorse settimane per il caso dei tornelli alla biblioteca di Lettere, non sono riusciti a entrare a palazzo Malvezzi – diretti all'aula che hanno occupato e non alla lezione del sacerdote – a causa del presidio di polizia all'ingresso.
In particolare il collettivo Hobo ha contestato l’accaduto su Facebook lo slogan “Siamo tutti sbirri” lanciato a Locri dopo che i muri della cittadina erano stati tappezzati di frasi contro don Ciotti, e contro la legalità: “Gli sbirri – sostiene Hobo – oggi sono gli sgherri del PD, sono quelli che picchiano gli studenti in biblioteca, sono gli stessi che massacrano il Salento e picchiano i salentini che in questi giorni stanno combattendo per evitare la distruzione delle loro terre”.
Il Pd risponde pronto, sostenendo come quanto scritto dal collettivo sui social sia “una vigliacchiata” poiché “È inaccettabile che un gruppo di fascisti si permetta di appropriarsi della vita universitaria di una città, Bologna, che della libertà ha fatto sempre la sua bandiera”.

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