E' ripreso il dibattito parlamentare sul d.d.l. sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento, che porterebbe all’introduzione nell’ordinamento italiano del biotestamento, il cui esame era iniziato il 13 marzo di quest’anno.

Donata Lenzi, deputata PD, ha manifestato un cauto ottimismo per eventuali interventi di ostruzionismo, che potrebbero far slittare ancora l’esame del provvedimento. È previsto, infatti, che qualora l’esame di un provvedimento slitti al mese successivo rispetto a quello previsto i tempi per l’esame degli emendamenti siano contingentati e non illimitati. Se si arrivasse a questo, «il d.d.l. potrebbe essere approvato e passare all’esame del Senato in tempi utili perché la legge sul biotestamento possa essere approvata entro questa legislatura».

Un d.d.l. che sembra avviarsi all’approvazione, ma che continua a dividere le opinioni degli inquilini del Parlamento e dei cittadini, soprattutto nella parte in cui prevede che il soggetto possa disporre nelle Disposizioni Anticipate di Trattamento anche l’interruzione di alimentazione e idratazione artificiali.