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Detrazioni fino a 2100 euro sulle spese per i collaboratori domestici

Torino – Entro il 31 marzo il datore di lavoro domestico ha l’obbligo di rilasciare al lavoratore una dichiarazione relativa alle retribuzioni erogate durante il 2016. Sono arrivate ai consulenti di lavoro di Torino e provincia moltissime richieste in questo senso, molte più del previsto, segnale positivo della progressiva regolarizzazione del lavoro domestico. Sono infatti i consulenti del lavoro ad occuparsi di queste dichiarazioni, in quanto gestiscono per conto dei datori di lavoro domestico tutti gli adempimenti relativi al particolare rapporto comprese certificazioni, deduzioni e detrazioni. Una parte delle spese sostenute per il pagamento dei collaboratori familiari (addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare) può essere recuperata in sede di dichiarazione dei redditi. Se gestite e dichiarate correttamente, le spese sostenute dalle famiglie per i collaboratori domestici, colf e badanti, possono essere detratte dal reddito fino a 2.100 euro. Il compenso erogato a soggetti che prestano la propria opera a favore di persone non autosufficienti (non per gli addetti ai servizi domestici genericamente intesi) è detraibile – se il reddito complessivo annuo di chi sostiene l’onere non supera i 40.000 € – nella misura del 19%, fino ad un importo di 2.100,00 €, per cui la detrazione massima consentita sarà pari a 399,00 € a copertura delle spese sostenute per la propria assistenza, o per quelle di un familiare non autosufficiente. I costi sostenuti per i soli contributi previdenziali e assistenziali pagati all’INPS (non anche la retribuzione corrisposta) potranno essere dedotti dal reddito in sede di dichiarazione. I contributi diventano oneri deducibili riducendo il reddito imponibile fino ad un massimo di 1.549,37 € annui.

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