NORCIA – Dal “carosello” di protesta degli agricoltori di Castelluccio nasce un urlo: “Castelluccio non muore, ancora siamo vivi e siamo più forti di prima”.La richiesta è la riapertura della strada per raggiungere il borgo distrutto dal terremoto.La protesta ha visto la presenza di una quarantina di mezzi agricoli, che hanno sfilato intorno alle mura della città di San Benedetto.
“Il nostro mondo è a Castelluccio e se ce lo tolgono ci fa male al cuore, ci devono riaprire le strade e darci la possibilità di tornare a casa”, dice Diego Testa, 20enne.Anche Ida Lanzi parla mentre attacca un manifesto ad uno dei trattori: ”Dobbiamo tornare perché dobbiamo seminare la lenticchia e salvare la nostra produzione, oltre che la fioritura”.