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“Lettere a Francesca”: #storia di un #uomo innocente

“Lettera a Francesca” è la raccolta delle lettere che Enzo Tortora inviava alla sua amata durante la patita ingiusta carcerazione (1761983-1711984).
Volto storico di «Portobello», conduttore televisivo, giornalista e politico italiano, Tortora era stato infatti arrestato con l'accusa di associazione a delinquere di stampo camorristico finalizzata al traffico d'armi e di stupefacenti.
L’ordine di arresto era stato spiccato dalla procura di Napoli sulla base delle accuse di alcuni “pentiti” (19 in tutto) tra i quali figuravano: Giovanni Pandico «’o pazzo», dichiarato psicolabile e paranoico (noto per aver sparato al padre, avvelenato la madre, dato fuoco alla fidanzata, e per aver ucciso a sangue freddo gli impiegati comunali che tardavano a consegnargli il certificato di nascita); Pasquale Barra detto «’o animale», il killer dei penitenziari, famoso per avere ucciso in carcere Francis Turatello; Gianni Melluso, detto “il bello” o “cha cha cha”;il pittore Giuseppe Margutti, già pregiudicato per truffa e calunnia, e sua moglie Rosalba Castellini.
La sentenza di assoluzione, pronunciata dalla Corte d'Appello, arriverà il 17 giugno del 1987, esattamente 4 anni dopo l’arresto.
Il 20 febbraio dell’’87, Tortora torna in onda con “Portobello” «Dunque dove eravamo rimasti…potrei dire moltissime cose e ne dirò poche…una me la consentirete: molta gente ha vissuto con me, ha sofferto con me questi terribili anni, molta gente ha offerto quello che poteva, per esempio ha pregato per me e io questo non lo dimenticherò mai, e questo grazie a questa cara buona gente; dovete consentirmi di dirlo. L’ho detto e un’altra cosa aggiungo: io sono qui anche per parlare per conto di quelli che parlare non possono, e sono molti e sono troppi; sarò qui, resterò qui anche per loro…E ora cominciamo come facevamo esattamente una volta….».
L’Unione delle Camere Penali Italiane, ritenendo l’attualità dei temi trattati in quelle lettere (tra cui la situazione carceraria, il processo mediatico, l’uso delle prove,etc.etc.) ha convinto, la sen.Francesca Scopelliti a pubblicarle in un libro intotolato appunto “Lettere a Francesca”.
Nella giornata di oggi, grazie all'iniziativa della Camera Penale Regionale Ligure, per il tramite del Presidente S. Pellegrini e del referente carcere Sambugaro, si è svolta infatti la presentazione del libro, alla presenza dell'autrice Francesca Scopelliti, nonchè con la partecipazione di autore di un altro libro su Tortora (il giornalista Pezzuto) e dell’Avv.to Chiusano (in rappresentanza dell’UCPI) al Liceo D’Oria e presso il teatro del carcere Marassi.

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