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Da #Equitalia si annunciano Dirigenti agli sportelli, per utilità ai contribuenti

L’amministratore delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, ha chiesto la presenza dei dirigenti della società di riscossione agli sportelli, in affiancamento ai colleghi incaricati della gestione del front office. Il 31 marzo, infatti, potrebbero scadere  i termini per l’adesione alla rottamazione dei debiti e delle cartelle.
200 nuovi sportelli sono stati messi a disposizione per rinforzare le truppe  impegnate gestire un vero e proprio boom di adesioni alla rottamazione, che non è la sola disposizione giunta dai vertici di Equitalia.
Queste decisioni, adottate con l’approvazione dei sindacati dei lavoratori, consentirebbero di offrire un servizio migliore, servendo un numero maggiore di cittadini che intendano aderire alla Definizione Agevolata.

Si parla di una possibile proroga al 21 aprile per la rottamazione delle cartelle, ma molti parlano di  proroga inamissibile, nonstante la stessa fosse stata inclusa nell’emendamento decreto Sisma.
Secondo alcune  fonti del Ministero dell’Economia, la proroga farà slittare tutti i termini e le scadenze tra le quali:

al 21 aprile 2017 la scadenza per aderire alla rottamazione;

al 15 giugno 2017 il termine per le risposte del concessionario della riscossione (attualmente è 31 maggio 2017).
Tuttavia, ad oggi il termine per l’adesione alla definizione agevolata delle cartelle Equitalia, è fissato al 31 marzo 2017.

Aderire alla Definizione Agevolata è davvero così conveniente?

La scadenza è ormai alle porte e sarebbe opportuno chiarire se davvero questo sconto promosso da Equitalia offra i vantaggi sbandierati come in uno spot pubblicitario. La risposta a questo interrogativo che ronza nella testa dei contribuenti in debito con il fisco dipende dalla situazione di ciascuno. Non si tratta di un aiuto ai cittadini, ma del solito favore, nemmeno troppo mascherato, ai ricchi furbetti. I contribuenti che hanno accumulato, infatti, debiti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate per reali problemi economici non si troveranno avvantaggiati: seppur al netto di sanzioni e interessi, il gran parte del debito dovrà essere versato, nelle casse dello Stato, entro il 2017. In questo modo si finisce per avvantaggiare i grandi evasori, che dispongono delle possibilità economiche di saldare il debito entro i tempi stretti imposti dal Decreto Legge 193/2016, e per lasciare sostanzialmente inalterata la situazione di coloro che realmente sono costretti a far fronte a problemi di liquidità. L’ennesima illusione per il contribuente che, qualora decidesse di aderire a Definizione Agevolata, si troverebbe a dover scegliere una tra due alternative: il pagamento in un’unica soluzione oppure il pagamento  per un massimo di cinque rate. Nel secondo caso, il contribuente dovrebbe effettuare il pagamento del 70% entro il 2017; il 30% dovrà essere saldato entro il mese di settembre 2018. Non provvedere al pagamento degli importi entro le scadenze previste comporterà la decadenza dalla rottamazione.

A chi converrà allora servirsi della rottamazione?

A tutti coloro che dispongono di liquidità, che godranno dello sconto di sanzioni e interessi caricati in cartella: un’iniziativa nata per contrastare l’evasione fiscale, che sembra essere destinata a favorire proprio i grandi evasori.

Ai contribuenti che non dispongono di sufficienti somme di denaro converrà, quindi, non rottamare la propria cartella esattoriale, scegliendo l’ordinario pagamento in 72 rate. La decadenza dalla rateizzazione, inoltre, interverrà solo dopo il mancato pagamento di un massimo di 5 rate.

Il consiglio per i contribuenti è quindi quello di valutare attentamente il percorso che si intende intraprendere, non lasciandosi trasportare dalla promessa di vantaggi di cui concretamente non sarà possibile.

 

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