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Scott Bradlee's Postmodern Jukebox: due date italiane

Scott Bradlee's Postmodern Jukebox sono pronti a tornare in Italia.
Per chi non conoscesse i Postmodern Jukebox, conosciuti anche come con la sigla PMJ, sono di fatto un collettivo di performer – circa settanta membri nel cast in rotazione – nati nel 2011 per volontà del pianista, compositore e arrangiatore Scott Bradlee.
PMJ è noto per la rielaborazione e riarrangiamento delle hit internazionali del pop con stili musicali ogni volta differenti come lo swing o il jazz. 
È così che We can’t stop di Miley Cyrus è diventato un brano doo-wop e Creep dei Radiohead una ballad da 19,5 milioni di visualizzazioni e uno dei migliori video di cover del 2015 per People.
Nei suoi primi anni di esistenza, Postmodern Jukebox ha accumulato oltre 500 milioni di visualizzazioni su YouTube e due milioni di iscritti al loro canale e sono in cima alle chart di iTunes e Billboard.
Instancabili nella loro produzione di nuove hit, i Postmodern Jukebox continuano a creare nuovi arrangiamenti e show ogni volta diversi con cast di eccezione ad ogni tour, in cui si affiancano nomi di rilievo a talentuosi emergenti semi-sconosciuti.
L'obiettivo della swing band americana è quello di creare esperienze uniche per i fan, trascinandoli in sensazionali party anni ’20 in stile Grande Gatsby o in esibizioni anni ’40 ispirate a Frank Sinatra. 
Dopo il sold out all’Alcatraz di Milano lo scorso aprile, gli appuntamenti con i Scott Bradlee's Postmodern Jukebox sono fissati per martedì 4 aprile all’Auditorium Parco della Musica di Roma e mercoledì 5 aprile al Teatro Della Luna di Assago (Mi).

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