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Giornata mondiale del migrante e del rifugiato

Se nel 2015 l'Europa si era aperta ai rifugiati ed un milione di profughi erano arrivati nel continente sopratutto dalla Siria, il 2016 è stato l’anno del ripristino dei controlli alle frontiere interne, della costruzione dei muri, degli accordi di rimpatrio, del record di morti nel Mediterraneo e della militarizzazione dei confini.
Un atteggiamento non solo europeo se si pensa alle recenti dichiarazioni del neo-eletto presidente americano Trump relative al muro da erigere tra Messico e Stati Uniti.
In questo clima “rovente” sulla tematica dell'immigrazione, domenica prossima, 15 gennaio 2017, ci sarà la 103esima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato.
In linea con il tema scelto da Papa Francesco per l’edizione 2017 della giornata — «Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce» — l'attenzione verrà posta sulla situazione di bambini e adolescenti migranti, rifugiati, sfollati e vittime della tratta. Dal 12 al 15 gennaio i tweet dell’account @Pontifex saranno dedicati a tali argomenti accompagnati da brevi storie e riflessioni attinenti alla tematica generale.
Se i bambini, le cui foto dei corpi sulle nostre spiagge scuotono le nostre coscienze, sono al centro del dibattito è importante però non dimenticare gli adulti vittime anch'essi molto spesso degli eventi.
Come è accaduto a Sesto Fiorentino dove un cittadino somalo di 35 anni è morto nell’incendio di un capannone-dormitorio occupato da diverse decine di migranti.
Il rogo è scoppiato poco prima delle 22 nell’ex Aiazzone, una fabbrica abbandonata di mobili. Sul posto sono accorsi carabinieri, vigili del fuoco e sanitari del 118 che però non sono riusciti a salvare la vita del giovane somalo intossicato dal fumo. Altre due persone sono state soccorse per intossicazione ma nessuna è in gravi condizioni. Ancora da chiarire la dinamica e le cause dell’incendio, che appaiono comunque accidentali.  

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