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Truffe: campagna informativa

Nei giorni scorsi a Varese una coppia di ottantenni è stata raggirata da finti addetti dell'acuqedotto che avevano dichiarato di dover effettuare dei controlli sulla rete idrica per scongiurare il pericolo di mercurio nell'acqua. Grazie infatti ad ingegnosi stratagemmi e convicendoli della possibilità che quanto custodivano di prezioso potesse andare distrutto, i due malfattori sono riusciti a convicere i coniugi a consegnargli tutti i loro averi consistenti in circa 2.000 euro contanti.
Una situazione analoga si è verifica ieri, sempre a Varese, quando una donna anziana ha denunciato un tentativo di truffa messa in atto da due giovani che, affermando prima di essere operai che dovevano regolare i termosifoni e successivamente di essere poliziotti, hanno cercato di introdursi insistentemente in casa. La donna insospettita dal comportamento dei due ha fortunatamente chiamato il 112 provocando così la fuga dei malviventi.
A Luino, nello scorso dicembre, ignara vittima di una truffa telefonica è stato un uomo anziano che ha invece denunciato di aver versato la somma complessiva di 6.500,00 euro in bonifici postali a dei truffatori che lo avevano ripetutamente chiamato al telefono presentandosi come rappresentanti di un’associazione delle forze dell’ordine.
Alla luce di tali incresciose vicende continua la massiccia campagna informativa, messa in campo dalla Polizia di Stato, per cercare di evitare le truffe, specialmente a danno degli anziani che vivono da soli.
Lo scopo è non solo quello di informare per aumentare la consapevolezza riguardo ai possibili raggiri che possono essere compiuti ai loro danni, ma anche quello di promuovere l’azione di denuncia al fine di reprimere le condotte illecite e arrestare i malfattori.
Ecco quindi il decalogo delle raccomandazioni della Polizia di Stato per evitare il verficarsi di tali spiacevoli eventi:  
1. non aprire la porta agli sconosciuti;
2. le aziende o gli enti pubblici non inviano dipendenti a richiede pagamenti a domicilio soprattutto se la visita non è annunciata da una precedente lettera formale;
3. se gli sconosciuti sono in possesso di un tesserino con foto, prima di aprire la porta chiamare sempre un vicino o un familiare per verificare l’identità del visitatore;
4. chiamare subito il presunto ente mandante;
5. nel dubbio chiamare sempre le forze dell’ordine al numero di emergenza 112NUE.
 

 

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