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Il dramma dei senzatetto – Voleva ripararsi dal gelo, morto in un rogo 40enne

Svizzera -In una cantina in fiamme si è consumato il dramma di un italiano senzatetto.
Il corpo dell'uomo riverso sul pavimento è stato notato dai pompieri mentre si infilavano nel muro di fumo denso, nero, dentro uno scantinato dove era scoppiato un incendio.
L'episodio è avvenuto tre giorni fa, sabato, attorno alle cinque in un palazzo di via Martignoni, a Massagno, il 40enne è morto per intossicazione da monossido di carbonio.
Molto probabilmente l’incendio è stato causato proprio dalle persone che da alcuni giorni avevano occupato abusivamente una cantina e avevano improvvisato un bivacco per proteggersi dal gelo.
La vittima del rogo si chiamava Ignazio Cirillo ed era un papà che aveva perso tutto, dal lavoro all’appartamento in cui viveva e che si era trasformato in un senzatetto.
È una storia triste quella di Ignazio Cirillo, grande appassionato di musica, il 40enne di origini campane si era trasformato in un senzatetto nel giro degli 12 ultimi mesi.
Probabilmente era riuscito a intrufolarsi nelle cantine, sapendo che lì avrebbe potuto passare la notte al coperto.
La tragedia si è consumata perchè in Ticino non esistono strutture o alloggi per accogliere i senza fissa dimora, il problema si aggrava soprattutto d’inverno, quando il freddo si fa pungente e i senzatetto non sanno dove andare.
Le poche strutture messe a disposizione da privati caritatevoli non bastano e magari attraverso il passaparola, si trova una soluzione in locali abusivi.
L'incubo in cui era caduta la vita di Ignazio Cirillo è lo stesso di 4 milioni e 598 mila individui, che secondo i dati Instat, relativi al 2015, vivono in condizione di povertà assoluta.
Nella medesima condizione si trovano 1 milione e 582 mila famiglie.
Nel Mezzogiorno troviamo l’incidenza più alta sia sugli individui (10 per cento) sia sulle famiglie (9,1 per cento). 
Non sono più solo disoccupati, anziani o famiglie numerose che oggi vivono al di sotto della soglia di povertà, ma anche i lavoratori, le famiglie non necessariamente numerose e i giovani. 

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