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Allarme Ue sulla gestione rifiuti, multa per l'Italia da 120 mila euro al giorno

Roma -La Commissione europea ha raccolto informazioni sull'allarmante situazione dei depuratori fuorilegge che rappresentano un serio rischio per la salute dei cittadini di quasi mille località italiane.
La serie impressionante di dossier realizzati negli ultimi dieci anni, con molta probabilità, sfoceranno nel 2017 in nuove sanzioni e altri deferimenti alla Corte di giustizia.
In Italia sono quasi mille le località fuorilegge a causa di reti fognarie o impianti di depurazione inadeguati che non solo rappresentano un rischio per la salute e per l'immagine del Paese, ma possono anche costare milioni di euro in termini di multe Ue.
Nel mirino dei servizi dell'esecutivo comunitario ci sono grandi città, mete turistiche di fama internazionale e comuni dove le amministrazioni locali non sono riuscite, nei 25 anni avuti a disposizione, a creare le infrastrutture necessarie per rispettare i limiti fissati per le acque reflue dalla direttiva europea varata nel '91.
Limiti fissati all'epoca per garantire condizioni igienico-sanitarie adeguate per la tutela della salute e dell'ambiente.
La mappa delle località fuorilegge indica che quasi due terzi sono concentrate in quattro regioni: Sicilia, Calabria, Campania e Lombardia.
Ma il problema tocca tutto il Paese, l'unica regione esente dalle procedure d'infrazione aperte dalla Commissione è il Molise, non perchè sia particolarmente virtuosa, ma perché scarica le sue acque reflue in Puglia e Abruzzo.
Nonostante i ripetuti allarmi lanciati da Bruxelles, non sono state adottate le giuste direttive.
Così è stata avviata la prima procedura di infrazione nel 2004 nei confronti di 80 località, e si è conclusa nel luglio del 2012 con una sentenza di condanna emessa dalla Corte Ue.
L'8 dicembre scorso la Commissione ha deferito nuovamente l'Italia alla Corte accusandola di non aver rispettato la sentenza del 2012 e chiedendo l'applicazione di una doppia sanzione: una multa forfettaria di 62,6 milioni di euro più una penalità di 347 mila euro al giorno.
Del marzo 2015 è l'ultimatum lanciato all'Italia per mettersi in regole e ora fonti di Bruxelles prevedono che nel 2017 arrivi il deferimento alla Corte di giustizia.
Intanto continua a salire il conto delle multe Ue per le discariche fuorilegge e i rifiuti in Campania, la multa da pagare è di 120 mila euro al giorno che sarà bloccata solo quando l'Italia dimostrerà che il ciclo di gestioni dei rifiuti funziona al cento per cento.

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