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Uomo e cane: così lontani così vicini

Viviamo da sempre con la convinzione che il cane, piuttosto che il gatto, sia il miglior amico dell'uomo e chi ha avuto la fortuna di possedere un cane probabilmente è d'accordo.
Oggi a darci la conferma arriva uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology secondo il quale, i cani, come l'uomo, sarebbero sensibili a emozioni umane ed eventi del passato, anche lontani.Anche questo animale costruisce nella sua memoria una sorta di autobiografia fatta di ricordi, proprio come fa l'uomo.L'autore principale Attila Andics di Eötvös Loránd University di Budapest insieme ai suoi collaboratori, tra cui l'italiana Claudia Fugazza, del Gruppo di Etologia comparata Mta-Elte, dell'università ungherese di Budapest, ha spiegato che «i cani e gli esseri umani hanno un meccanismo molto simile che ha a che fare con le informazioni emozionali».
Alla ricerca hanno partecipato 11 cani addestrati insieme a 22 persone (volontari).Sono passati attraverso uno scanner e la scoperta è stata quella di una regione simile -una parte del lobo temporale- che si attiva quando gli animali e le persone sentono le voci umane.
La ricerca non ha potuto che rafforzare l'idea del cane come migliore amico dell'uomo.Il cane ama incondizionatamente senza chiedere nulla in cambio.Nei momenti difficili rimane accanto a noi, in attesa di poter condividere giorni migliori.Compagno silenzioso e allo stesso tempo in grado di comunicare emozioni chiare e forti.Il nostro cane: la spalla di ieri, il compagno di oggi, il bastone di domani.

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