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Il nuovo volto di Facebook: il colosso di Palo Alto diventerà anche una banca?

L'isola Verde, sempre foriera di rivoluzioni economiche in Europa, soprattutto in ambito digitale, ha concesso a Facebook l'autorizzazione (attesa da due anni) a operare in Europa, come emittente di moneta elettronica. 
L'autorizzazione prevede che una società sussidiaria, di cui non è ancora noto il nome, potrà proporre soluzioni finanziarie legate alla gestione dei pagamenti, emettere moneta elettronica nonché trasferire crediti nei Paesi europei.
Il colosso di Palo Alto potrà dunque offrire ai suoi iscritti, non solo la possibilità di trasferire moneta elettronica nei vari Stati dell'Ue, ma anche e soprattutto di aprire un conto (e non un banale borsellino di crediti interni da usare per l'acquisto di beni virtuali) per effettuare acquisti online.
Il tutto senza bisogno di attendere le autorizzazioni dai singoli Paesi membri dell'Ue.
Nel 2012 Facebook aveva addirittura pensato al lancio dei “Facebook Credits”, ma il progetto di difficile realizzazione, era stato presto abbandonato.
Attualmente, negli USA, il social network fondato da Mark Zuckerberg, già agisce come una sorta di “banca virtuale” con pagamenti effettuati tramite apposite app, come i giochi Farmville e Candy Crush, trattenendo per se una percentuale sugli incassi pari al 30% ma anche consentendo ai propri utenti americani, attraverso l'app. Messenger e semplicemente selezionando l'icona con il simbolo del denaro, grazie ad alcune partnership strategiche che sono state siglate, come quella con Paypal, di trasferire denaro gratuitamente.
Con il nulla osta della Banca centrale d'Irlanda – Paese nel quale Facebook ha il suo quartier generale europeo – il social network potrà fare lo stesso (e anche di più) nel Vecchio Continente.
Nel caso europeo gli obbiettivi del social sono infatti ancora più ambiziosi.
Il nuovo servizio consentirà agli utenti europei di “conservare/salvare” denaro sulla piattaforma, quasi come in un vero conto corrente, usarlo per fare pagamenti ma anche e soprattutto scambi di denaro fra gli stessi iscritti, sul modello dei Money Transfert ossia dei circuiti alternativi alle banche che consentono l'invio di denaro in qualsiasi parte del mondo (si pensi a Western Union e Money Gram).
Le implicazioni di tale innovazione sono molteplici e non solo in termini di concorrenza ai più noti servizi di Money Transfert in un mercato che, secondo una stima della Banca Mondiale, vale circa 500 milardi di dollari l'anno. 

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