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Assange si espone : Clinton e il ” perché ” della sua possibile vittoria

Se dovessimo inserire titoli di testa ad un film sui “fatti politi”,“ Dietro grandi poteri si nascondono grandi segreti “, sarebbe una frase che calzerebbe a pennello. Il sito WikiLeaks è, a tal proposito, un canale web che da la possibilità di leggere documenti coperti da segreto di Stato e quindi di venire a conoscenza di oscuri dettagli appartenenti ad importanti organizzazioni. WikiLeaks riceve questi documenti da fonti coperte dall’anonimato. Tra i promotori del sito c’è il giornalista e liberale Julian Paul Assange, intervistato da John Pilger sulla questione dell' e-mail inviata nel 2014 dalla Hillary Clinton e immessa da WikiLeaks sul web lo scorso mese. L’intervista prodotta dalla Dartmouth Films sarà trasmessa nella sua versione integrale da RT il prossimo 12 Ottobre.

Dalle prime indiscrezioni, nel procedere dell’intervista, Assange sembra rivolgersi chiaramente contro l’operato della Clinton. Egli sostiene, che seguendo quanto scritto nella lettera lo scorso  2014, oggi, la ex- Segretaria di Stato ometterebbe ai cittadini americani il reale sostegno degli alleati di Washington allo Stato Islamico. Nella lettera che fu inviata alla consigliera di Barack Obama, la Clinton incitava ad “esercitare pressioni” sul Qatar e l'Arabia Saudita, perchè fornitori e finanziatori in maniera clandestina dell’ISIS e altri gruppi sunniti radicali.

Oggigiorno, stando alle conoscenze che si hanno relative ai contratti stipulati e alle alleanze dello Stato Americano, la Fondazione Clinton riceve tanti soldi dal Qatar, marocchini e Bahrein, inoltre, durante l’anno di nomina della Clinton a Segretaria di Stato c’è stato il maggior numero di esportazioni di armi in Arabia Saudita con un valore economico di oltre 80 miliardi di dollari.

Intrecciando le informazioni, risulta chiaro, lo stesso fulcro a cui appartengono i benefattori dell’ ISIS e i compratori delle armi Statunitensi. Secondo il pensiero del Paul Assange, la Clinton ha alle spalle una serie di contatti e di potenti organizzazioni che permetteranno la sua vittoria alle prossime elezioni; egli ci tiene a sottolineare : “La mia analisi è che a Trump non è permesso di vincere. Perché dico questo? Perché le banche, l'intelligence, le aziende di armi, i soldi stranieri, ecc sono tutti uniti dietro Hillary Clinton. E i media pure. I proprietari dei media e i giornalisti stessi sono con Hillary”.

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