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Foto di minori su #Facebook: custodite gelosamente il sorriso dei vostri figli, non datelo in pasto alla rete

I Social e in particolare Facebook sono diventati parte del nostro quotidiano, se non il nostro quotidiano.
 Più di una volta al giorno aggiorniamo lo stato, guardiamo le foto degli amici, commentiamo stati e video. Anche i pochi che ancora resistono dalla tentazione di crearsi un proprio profilo non sono esenti da questi meccanismi, è impossibile non ritrovasi almeno in uno stato, in una foto o un video postato da un amico. Tuttavia questo grandissimo mondo virtuale che ci appare ormai così familiare e rassicurante nasconde molte insidie. L’errore più comune è quello di pensare che il mondo di internet sia una bolla, un luogo ideale dove rifugiarsi e poter fare quello che nella vita reale non possiamo o non abbiamo il coraggio di fare. In rete si esprime la propria opinione su tutto, si litiga, si corteggia, si parla con sconosciuti degli argomenti più intimi. Tuttavia le azioni compiute nella dimensione 2.0 non sono fini a se stesse e hanno delle ripercussioni, talvolta anche molto serie, sulla vita reale.
Prendendo il caso specifico di Facebbook che è il social network che meglio si presta a condividere momenti delle propria vita privata, quante volte ci è capitato di vedere foto di bambini anche molto piccoli pubblicate con orgoglio dai proprio genitori? E’ assolutamente comprensibile che molte persone prese dall’entusiasmo e dal desiderio di mostrare a tutti la bellezza del proprio figlio, magari anche sotto richiesta di amici e parenti lontani, non pensino alle conseguenze.
Ci si dimentica troppo spesso che mettere in rete le foto di bambini, non è come mostrare un album fotografico a persone fidate nel proprio salotto di casa, tutti possono vedere tutto. Inoltre non ci si deve dimenticare che in alcune foto possono comparire anche altri soggetti, talvolta minori, dei quali magari non conosciamo neppure il nome ma che mettiamo in pasto alla rete senza che neppur lo sappiano.
Purtroppo rendere pubbliche sui Social le foto di minori può essere molto rischioso, anche molto di più di quello che si possa pensare, perché in rete, come confermato da chi si occupa di cyber security, si nascondono moltissimi cyberpedofili pronti ad approfittare di questo materiale per li scopi più biechi: dalla home page del sito civetta che nel proprio deep web espone contenuti pedopornografici, sino ad “amici” di facebook che a nostra insaputa potrebbero nutrire interessi indicibili. I rapporti annuali delle associazioni che combattono la pedofilia sono piene di statistiche sull’uso sempre maggiore di piattaforme social e cloud per veicolare contenuti pedopornografici, ed è quindi naturale che molta della prevenzione debba essere fatta proprio nel cyberspazio.
A questo punto, esposto il problema, sorge spontaneamente la domanda?: Esiste una soluzione per limitare i rischi di cadere nella trappola dei cyberpedofili?
Certamente fondamentale in questo senso è l’attività di contrasto messa in atto quotidianamente dalle forze dell’ordine che sotto copertura agiscono in rete per cercare di individuare e smascherare i tanti malintenzionati che si nascondono dietro i pc.Tuttavia tutto questo non è sufficiente senza alcune accortezze che devono essere messe in pratica da ogni singolo cittadino che si appresti a utilizzare i social network. E’ importante infatti osservare alcune regole e mettere in pratica alcuni accorgimenti come attivare le impostazioni della privacy essendo consapevoli che una tutela completa della privacy in rete, proprio per i suoi meccanismi, è pura utopia.

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